Dal posto fisso alle trote la storia di Cantonati

Assieme alla moglie gestisce anche un agritur dove i piatti sono a base di miele (prodotto dalle loro api che sono un po’ «nomadi») e la pizza è al sapore di mela


di Carlo Bridi


VILLA RENDENA. Ancora una volta il nostro percorrere le valli del Trentino ci porta a incontrare una persona che prima di fare l’imprenditore agricolo è stato per 14 anni un dipendente pubblico. «Dopo aver vinto un concorso» precisa. Una scelta coraggiosa perché non siamo in una zona a spiccata vocazione agricola, ma siamo in val Rendena. Ebbene, Luigi Cantonati si è licenziato dal posto di lavoro con stipendio assicurato tutti i mesi, per mettersi a fare l’imprenditore agricolo partendo da zero. Sfruttando gli elementi naturali presenti in zona: il prato sulla strada per Campiglio sul quale ha realizzato agritur quattro margherite (corrispondono alle stelle per gli alberghi), usando materiali secondo le regole della bioedilizia. Considerato che il primo prodotto dell’azienda è stato il miele, da cui deriva il nome «il Favo» dell’agritur, molti piatti tipici serviti sono a base di miele. Una coltura che sotto tunnel può crescere bene in zona è la fragola, che Luigi si è messo a coltivare ora principalmente per fornire l’agritur; dal vicino Sarca ha recuperato l’acqua ed ha avviato l’attività di allevamento delle trote che vengono servite a tavola nei più svariati modi. Ma, l’iniziativa imprenditoriale di Luigi l'ha portato anche a reintrodurre in un appezzamento di proprietà della moglie nel Bleggio, il grano, unico appezzamento pare coltivato in Trentino, con il quale produce la farina doppio zero usata dalla bravissima moglie Sonia per fare manicaretti per l’agriturismo. Ma non solo, in un forno speciale Sonia, dopo aver frequentato un corso presso l’accademia dei pizzaioli ha “inventato” due tipi di pizza per valorizzare i prodotti agricoli: pizza alla trota, ma anche la pizza alla mela, molto apprezzate dai clienti.

Ma l’imprenditorialità di Cantonati non si è fermata ancora. Lo scorso anno quando sono state messe in vendita le troticolture di Mandelli a Pietramurata, assieme al fratello, con l’aiuto della Provincia, ne ha comperate due evitando che andassero a proprietari di fuori provincia e salvando i quattro posti di lavoro. Ma questa è stata una scelta vincente anche per Astro alla quale conferisce le trote da carne, «di queste troticolture con pesci ad altissima genealogia - precisa Luigi - i Mandelli avevano fatta selezione per decenni ed erano arrivati ad avere un ceppo di trota molto resistente alle principali malattie. Questo, assieme alla presenza di un grande esperto in troticoltura, ci ha favoriti nell’attività di produzione delle uova da riproduzione. Mentre per il prodotto da carne siamo molto soddisfatti del lavoro di valorizzazione fatto da Astro - precisa Luigi -. Ormai la troticoltura è diventata la nostra principale attività seguita dall’apicoltura, che pratichiamo anche con il nomadismo. Ora le nostre api sono in Puglia , quando fioriscono i meli le portiamo a Pietramurata e poi in montagna per fare il miele mille fiori e il pregiato miele di rododendro». Ridimensionata la coltivazione delle fragole dati i prezzi molto bassi vengono prodotte solo ad uso dell’agriturismo. Alla nostra domanda se rifarebbe la scelta di licenziarsi dal posto fisso risponde sì senza tentennamenti. «Un sogno nel cassetto? La mia grande passione per il volo mi porta ad avere tanti sogni - spiega - ma quello che mi auguro di vedere realizzato è vedere i miei bambini crescere con la grande passione alla loro terra e all’agricoltura che abbiamo noi».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano