Ciliegie, con l’umidità esplode la drosophila  

Agricoltura. Nella Bassa Val di Non e in Alta Valsugana è iniziata la raccolta di Kordia e Regina Contro il terribile insetto arrivato da Oriente l’unica protezione è quella fornita dalle apposite reti


Carlo Bridi


Trento. È iniziata in questi giorni la raccolta delle ciliegie Kordia e Regina nelle zone della Bassa Valle di Non, fino a Tres, ed in Alta Valsugana. Un raccolto che potrà essere fatto con abbastanza serenità dai produttori che hanno provveduto in tempo alla doppia copertura: quella contro la pioggia e la rete antinsetto, un sistema che si è dimostrato come l’unico in grado di proteggere i frutti nella fase di maturazione dalla terribile Drosophila suzukii che quest’anno a conseguenza del mese di giugno molto caldo e secco aveva ritardato lo sviluppo.

Nell’ultima settimana con il cambiamento del clima - meno caldo e molta più umidità - gli insetti originari dall’estremo oriente sono letteralmente esplosi. Ad affermarlo è Sergio Franchini, storico tecnico del settore, prima dell’Esat e poi della Fondazione Mach che segue il settore fin dall’inizio degli anni ottanta del secolo scorso.

«Purtroppo - afferma il tecnico - è stato tolto con normativa europea, l’uso del dimetoato, unico sistema di difesa chimica che in passato permetteva di salvare anche la produzione fuori rete. Ora con il divieto all’uso di questo prodotto, sono rimaste solo le reti antinsetto e le trappole a base di una miscela composta da vino e zucchero che distribuito in bottigliette colorate di rosso richiamano le drosophile che finendo nel liquido muoiono annegate».

E la produzione? «Mentre in larga parte della Valle dell’Adige - spiega Franchini - si è riscontrata una produzione scarsa sia in Valle di Non che in Valsugana e Giudicarie la produzione è da buona a ottima, in certe zone manca pezzatura per l’eccesso di carica delle piante».

«In Alta Valsugana e precisamente a Caldonazzo il raccolto è iniziato ieri, ma non è stata una stagione facile - afferma Matteo Curzel giovane produttore di ciliegie - prima l’eccesso di pioggia a maggio poi l’ultima decade di giugno con un caldo eccessivo che era ancora maggiore sotto rete antinsetto e telo antipioggia», precisa il cerasicoltore.

Queste condizioni meteo hanno di fatto bloccato lo sviluppo dei frutti che- complice l’ottimo carico sono rimaste un po’ carenti di calibro, mentre il mercato richiede pezzatura grossa. Inoltre si assiste ad una maturazione non uniforme.

Per quanto riguarda la drosophila prosegue Curzel, «noi ci siamo salvati abbastanza usando sia le reti antinsetto che le trappole a base di aceto e vini e la copertura anti pioggia che ha evitato la spaccatura. Certo - prosegue - chi non aveva il prodotto coperto con rete antinsetto e con copertura antipioggia vede il proprio raccolto seriamente compromesso. L’attacco maggiore della Drosophila suzuki si riscontra nelle zone vicine al bosco dove le drosophile avevano atteso il momento ideale per l’attacco».

Un’ultima domanda sui prezzi delle ciliegie e quindi il guadagno del coltivatore? «Si preannunciano buoni perché c’è carenza di prodotto nelle zone classiche di produzione» conclude Curzel.













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