«Ci sono problemi tecnici per la concessione A22» 

L’allarme del viceministro dell’economia Morando. Vertice col presidente Olivieri «Lavoriamo per risolverli: ci servono i vostri 600 milioni». Ma i tempi sono stretti



TRENTO. «Sul rinnovo della concessione dell’Autostrada A22, norma che abbiamo inserito nell’ultima manovra finanziaria, sono emersi dei problemi». A fare alzare il sopracciglio al governatore Ugo Rossi e agli altri ospiti presenti all’incontro, ci ha pensato il viceministro all’economia Enrico Morando.

L’uomo politico, presente in città per fare campagna elettorale a favore del Partito Democratico, ha svelato un retroscena che si porta in dote un certo grado di preoccupazione: «Oggi mi sono incontrato con il presidente di A22 Gigi Olivieri, non ci sono segreti. La società pubblica in house, quella capitanata dalle Province di Trento e di Bolzano, secondo quanto abbiamo deciso, avrà il rinnovo della concessione. Ma sono sorti dei problemi a livello tecnico. E mia intenzione risolverli, ed in fretta, anche perché io sono un uomo dello Stato e con il rinnovo della concessione, arriverà da Trento a Roma anche un importante contributo economico per il Tunnel del Brennero. Quindi che A22 ottenga la concessione è sì strategico per il vostro territorio ma lo è anche per noi che potremo avere il trasferimento delle risorse in questione» ha chiosato Morando. Ed il tesoretto in ballo è qualche cosa di più di 600 milioni di euro: quelli accantonati appunto in via Berlino a favore della realizzazione dell’Eurotunnel. Una parentesi, quella aperta da Morando, si parlava di voto e di autonomia, che riapre dunque una partita, quella del rinnovo della concessione, che pareva blindata. Ma quale sarebbe l’impedimento che mette a rischio la conclusione della partita? I tecnici citati da Morando sono quelli di Art, l’Autorità di regolazione dei trasporti, con sede a Torino. Art ha deliberato, lo si legge sul loro sito, di «stabilire le nuove tariffe per A22 entro il prossimo 30 giugno». Tardi, tardissimo per via Berlino che contava di avere il provvedimento entro, massimo, fine marzo. Con questa tempistica è impossibile arrivare a settembre con tutti i passaggi fatti, Cipe in primis, alla scadenza di settembre. Morando ha promesso di intervenire. Ma domenica si vota...(g.t.)













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