respinte le richieste di votazioni a distanza 

ChiantiBanca, voto palese per aderire a Iccrea 

Verso l’assemblea del 10 dicembre quando si dovrà annullare la scelta per Cassa Centrale Banca



FIRENZE. Non potrà essere accolta la ripetuta richiesta dell'Associazione soci di ChiantiBanca - “Per una banca in terra toscana”, contrari all'adesione a Iccrea, che spingono per il voto a distanza, via internet, e il voto segreto, all'assemblea straordinaria in programma il prossimo 10 dicembre. L'articolo 14 del regolamento elettorale dell'istituto di San Casciano (Firenze), ora guidato da Cristiano Iacopozzi, dice infatti che «le proposte di deliberazione sono votate in modo palese, con controprova» così come nello statuto è previsto che «le votazioni in assemblea hanno luogo in modo palese e normalmente per alzata di mano».

Unica eccezione quella per le cariche sociali. Dalla banca si assicura che verranno utilizzati meccanismi tali da consentire l'esatto conteggio della maggioranza e l'identificazione del voto espresso da ciascun socio. Proseguono, insomma, le schermaglie in vista della “battaglia” del 10 dicembre quando i soci dovranno di fatto annullare la scelta di aderire a Cassa Centrale Banca decisa dall'assemblea del maggio scorso, su proposta dell'allora presidente Lorenzo Bini Smaghi, per andare con Iccrea. Una decisione che, come previsto dalla delibera di indirizzo di Bankitalia del 4 gennaio 2017, deve essere presa entro il 31 dicembre. La partita, per tutte le Bcc, sarà poi chiusa entro il 2018. Non solo: al gruppo di soci che chiedevano un collegamento da altre sedi dell'istituto, viene ricordato che il cda ha deliberato di svolgere i lavori assembleari in un'unica sede, come fatto in passato, e che questa sede sarà il Mandela Forum di Firenze.















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