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Blocchi di tir in Austria: il Trentino ora reagisce

Trento. No al blocco del traffico dei mezzi pesanti, da rinviare di almeno tre anni. Più incentivi per il rinnovo del parco-veicoli per facilitare il passaggio a mezzi meno inquinanti. No al “blocco...



Trento. No al blocco del traffico dei mezzi pesanti, da rinviare di almeno tre anni. Più incentivi per il rinnovo del parco-veicoli per facilitare il passaggio a mezzi meno inquinanti. No al “blocco settoriale” dei veicoli che trasportano determinate merci e stop anche al blocco notturno, controproducente in termini di inquinamento e viabilità. Sono questi i punti chiave della relazione “Strategie di intervento per il transito attraverso il Brennero”, proposta ieri dalle Camere di Commercio di Trentino-Alto Adige, Veneto, Lombardia e Emilia-Romagna, con il sostegno delle associazione di categoria. La relazione è stata trasmessa al Dipartimento di protezione ambientale del Land Tirol, “colpevole” di violare il principio europeo di libera circolazione delle merci e di privilegiare le aziende austriache nei confronti di quelle italiane e tedesche. L'ingegner Antonello Fontanili, direttore di Uniontrasporti, ha espresso preoccupazione per il danno economico causato dai blocchi voluti da Innsbruck: «Nel 2018 si è registrato un rallentamento delle esportazioni italiane verso Germania, Austria, Danimarca e Slovacchia». Fontanili ipotizza il valore economico dei divieti già in vigore: «C'è in ballo un settore economico che vale 47 miliardi di euro e con l'entrata in vigore ad agosto delle nuove limitazioni si arriverà a 129 miliardi». Al momento, il blocco del traffico riguarda i camion di categoria Euro 0-3, ma dal primo agosto si estenderà a tutti i camion precedenti ad Euro 6. A partire dal primo gennaio 2021 sarà poi esteso a tutti i veicoli il divieto di transito notturno. «È inaccettabile - ha commentato Fontanili - Sembra una vera e propria guerra commerciale contro i trasportatori italiani». A testimonianza del clima teso tra gli addetti ai lavori, il presidente provinciale degli autotrasportatori Claudio Comini (Confartigianato) ha lanciato una provocazione: «Se gli austriaci bloccano le nostre merci, noi dovremmo arrivare a “rallentare” il flusso dei turisti». F.P.













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