Bim Adige, Donato Preti è il nuovo presidente 

Scelto l’ex sindaco di Cagnò per sostituire Giuseppe Negri scomparso in aprile «Il mio mandato sarà in continuità con il solco tracciato dal mio predecessore»



TRENTO. Il consiglio direttivo del Consorzio dei Comuni del Bim dell'Adige ha eletto all’unanimità il suo nuovo presidente: Donato Preti succede a Giuseppe Negri, improvvisamente scomparso nell’aprile scorso. Sarà quindi il già presidente della Vallata del Noce Donato Preti a guidare il Consorzio che comprende 129 comuni che insistono sui bacini dei fiumi Adige, Noce e Avisio, amministrando i sovracanoni derivanti dalle concessioni idroelettriche.

Classe 1958, Donato Preti è nato a Trento e vive a Cagnò. È stato sindaco di Cagnò per oltre 20 anni, per poi ricoprire la carica di assessore comprensoriale, e quindi presidente della Vallata del Noce del Consorzio Bim Adige dal 2010. Il suo mandato da presidente consorziale durerà fino al 2020.

«Il mio mandato si svilupperà in assoluta continuità con il lavoro svolto dal presidente Negri - ha detto Preti- Sul versante operativo mi impegnerò assieme al direttivo a sostenere tutti i comuni consorziati nella realizzazione di nuovi impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, promuovendo le forme di partecipazione in associazione con il Bim soprattutto nella realizzazione di centraline idroelettriche, oltre a lavorare per lo sviluppo di tutti i progetti riguardanti le Reti delle Riserve attivati nelle tre vallate di nostra competenza, quelle dell’Adige, del Noce e dell’Avisio. Sarà inoltre fondamentale mantenere una costante collaborazione con la Provincia e il Consorzio dei Comuni per ottimizzare l’utilizzo delle risorse in sinergia con la programmazione dei singoli comuni».

Donato Preti sottolinea poi come il Consorzio si impegnerà a «riproporre anche in futuro, qualora ci sia l’interesse da parte dei comuni, il Progetto Occupazione ora attivo per il secondo anno e realizzato in cooperazione con la Provincia, ovviamente sempre tenendo conto delle risorse disponibili».

Centrale, poi, sarà «il rapporto con gli altri tre Consorzi Bim del Trentino (Chiese, Sarca e Cismon-Brenta) per affrontare in particolare la partita del rinnovo delle grandi concessioni idroelettriche del nostro territorio, ormai prossime alla scadenza, senza dimenticare il forte rapporto con la Federbim nazionale su molti aspetti, primo tra i quali le vertenze sull’estensione dell’applicazione del sovracanone a tutti gli impianti idroelettrici anche sotto i 500 metri di altezza sul livello del mare».

Da evidenziare il rilancio dell’impegno nel sostegno alle associazioni del territorio. Sul versante economico e organizzativo, Preti intende poi “approfondire la possibilità di sostenere i costi dei comuni necessari alla gestione di servizi comunali come gli acquedotti o le biblioteche, tenendo ferma l’autonomia gestionale e organizzativa delle tre Vallate che compongono il Consorzio Bim Adige, preservando al tempo stesso la visione unitaria del Consorzio stesso”.















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