Astro, confermato Leonardi alla guida «Settore in crescita» 

TRENTO. All’assemblea di Astro, l’associazione dei troticoltori trentini, il presidente uscente Marco Leonardi è stato riconfermato all’unanimità. E il settore, ha sottolineato lo stesso Leonardi è...


di Carlo Bridi


TRENTO. All’assemblea di Astro, l’associazione dei troticoltori trentini, il presidente uscente Marco Leonardi è stato riconfermato all’unanimità. E il settore, ha sottolineato lo stesso Leonardi è in buona salute, ma, soprattutto, ha prospettive ancora più interessanti per il futuro se decollerà la “dieta mediterranea alpina”, come anticipato l’altro giorno alla FEM in occasione di un vertice di tutti i partecipanti al progetto dell’«Euro Regione Ambiente, Alimenti, Salute», visto che fra gli alimenti indicati c’è anche il pesce d’acqua dolce che dovrebbe diventare uno degli elementi centrali nella dieta quotidiana. Marco Leonardi è figlio d’arte dato che la sua famiglia è da decenni leader nell’allevamento delle trote nelle valli Giudicarie e precisamente a Preore. Alla vice presidenza è stata confermata Barbara Pellegri, titolare di una troticoltura in quel di Tione. Altri quattro consiglieri sono stati rinnovati, mentre ne sono entrati due nuovi e precisamente: Andrea Armanini di Storo e Battocchi Giuseppe di Villa Rendena.

Il bilancio del 2017 si è chiuso in parità con il 2016, perché l’anno scorso come si ricorderà a causa della lunga siccità primaverile-estiva c’è stata carenza d’acqua in diverse troticolture con la conseguenza di una significativa riduzione della produzione. Un problema quello della disponibilità d’acqua al quale è legato il deflusso minimo vitale legato anche all’irrigazione, quindi un problema che vede contrapposti gli interessi dei frutticoltori e quelli dei troticoltori. L’assessore all’Agricoltura Michele Dallapiccola presente all’assemblea ha assicurato il suo interessamento e già la prossima settimana è stata convocata una riunione con i vari protagonisti. Certo, precisa il direttore di Astro, Diego Coller, questo problema della mancata produzione si ripercuote a cascata su tutta la filiera, dall’occupazione nella troticoltura, a quella dei servizi a valle, Astro ha una quarantina di dipendenti oltre agli oltre 400 delle troticolture.

«Il fatturato 2017 è stato di 7 milioni in linea con il 2016, ma l’ottima situazione del bilancio ci ha permesso - afferma il presidente - di aumentare già a gennaio 2018 del 6-7% il prezzo delle trote che passa da 3 a 3,20 euro a kg. La certificazione IGP ottenuta nel 2017 ci ha permesso di vendere già il 25% delle nostre trote con il marchio di indicazione geografica protetta e ci ha permesso di aumentare i prezzi, precisa il direttore di Astro».

Molto interessante anche lo sviluppo del progetto di ricerca condotto dall’Università di Trento che ha permesso la certificazione della presenza dell’Omega 3 nelle nostre trote e ci ha dato il la per un progetto industriale che per l’estrazione dell’Omega 3 dalle trote che sarà fatto da un’industria di respiro nazionale del settore agroalimentare a decorrere dal prossimo anno. Un'altra iniziativa salutata dall’assemblea con piacere è stato l’inizio della vendita del carpione del Garda ottenuto sulla base di un progetto di ricerca che ha visto coinvolta, assieme ad Astro, anche la Fondazione Mach. «Ora sono iniziate le vendite nella zona del Lago di Garda, ma anche molti ristoranti ne stanno apprezzando le caratteristiche, siamo arrivati - conclude Coller - ad una vendita di 200 chilogrammi a settimana».















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