La replica ai timori degli apicoltori 

Alveari, la Fem chiarisce «Non c’è allarme»

Trento. Rientra l’allarme per gli alveari a Trento sud lanciato dagli apicoltori. In un comunicato la Fondazione Mach di San Michele all’Adige precisa che il messaggio del 18 aprile per i...



Trento. Rientra l’allarme per gli alveari a Trento sud lanciato dagli apicoltori. In un comunicato la Fondazione Mach di San Michele all’Adige precisa che il messaggio del 18 aprile per i frutticoltori biologici relativo al contenimento dell'afide cenerognolo in post-fioritura è corretto nella forma e nella sostanza, e rispetta quanto previsto dalla legge provinciale riguardo le norme per la tutela e la promozione dell'apicoltura: «Già in premessa dell'avviso si parla di "...termine della fioritura e completa caduta petali", proprio per scongiurare il rischio di mettere in contatto le api col prodotto. Vengono fornite, inoltre, indicazioni sullo sfalcio preventivo del prato prima dell'eventuale intervento. Quindi nemmeno le visite su tarassaco possono costituire fonte di intossicazione delle api se si rispetta questa precauzione». «Inoltre - precisa la Fem - il messaggio è rivolto a frutticoltori biologici, che sono in particolare sensibili alla salvaguardia delle api e in esso si danno indicazioni di eseguire un controllo in campo per verificare la presenza dell'afide cenerognolo, controllo che viene eseguito in quanto prima dell'eventuale intervento si asportano i getti colpiti dall'afide. Anche in presenza di sollecitazioni da parte dei frutticoltori di lasciare le arnie fino a metà della settimana prossima si sono prese tutte le precauzioni per evitare problemi di intossicazioni e quindi i toni allarmistici sembrano fuori luogo».

In riferimento al mancato confronto con l’Associazione degli apicoltori trentini lamentato sulla stampa, Fem precisa che «le indicazioni contenute nell’avviso tecnico sono di per sé complete, chiare e dettagliate per evitare le intossicazioni delle api».













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