Alessio, il meccanico che ha scelto gli animali 

Giovani protagonisti. A Vervò, terra di mele, Nicoletti, 25 anni, alleva mucche, capre, maiali, tacchini e anatre, e produce latte, formaggio e burro. Il sogno? Realizzare un agriturismo


Carlo Bridi


Vervò. Sembra strano ma anche nella valle che registra la massima concentrazione di meleti- la Valle di Non- si registra la presenza di qualche allevatore legata più alla passione per gli animali che al reddito che può derivare da una mandria di modeste dimensioni, com’è il caso della stalla del giovane allevatore protagonista della nostra storia odierna. Parliamo di Alessio Nicoletti, 25 anni di Vervò, nel comune di Predaia, che pur avendo frequentato la scuola professionale per meccanici a Cles, dove ha conseguito il diploma e ha maturato una professione molto utile in campagna per la manutenzione dei mezzi agricoli, non ha avuto dubbi nel scegliere appena completato gli studi la professione agricola, scelta dovuta principalmente alla sua grande passione per gli animali, e più in generale per l’agricoltura. Questa sua passione per gli animali è testimoniata anche dalla presenza in azienda di una diversità di animali: accanto ad alcune vacche e capi da rimonta alleva capre, 3 maiali, galline, tacchini e anatre. Il latte prodotto almeno fino ad ora era lavorato direttamente in casa, in quanto il papà ha una sufficiente competenza dell’arte casearia, ma in prospettiva, visto che intende aumentare il numero delle vacche, punta ad entrare nello storico caseificio sociale di Coredo. Per ora produce un formaggio tipo grana, un nostrano e dell’ottimo burro.

L’azienda dispone anche di 7000 metri quadrati di frutteto con le varietà Golden Delicious che sta ancora raccogliendo in questi giorni, la Fuji il cui raccolto inizierà il 25 ottobre e Red Delicious che sono stati raccolti. La produzione quest’anno è molto bella, la cimice ha colpito ma si è fermata nell’ordine del 10-15%, meno dello scorso anno, e la pezzatura è buona il colore ottimo.

Alessio è entrato in azienda come collaboratore nel 2011, ed è titolare d’azienda dal gennaio 2018. È ben cosciente che la sua azienda ha una superficie a frutteto insufficiente, per questo si sta guardando in giro se trova dei terreni anche in affitto per ampliare l’azienda. Ma in prospettiva vorrebbe aumentare anche il numero di capi di bestiame che attualmente sono una quindicina, fra capi da latte e da carne. Nei progetti futuri ci sarebbe anche quello di razionalizzare l’allevamento in quanto le bestie sono ricoverate in due stalle diverse: quelle da latte in una stalla e quelle in allevamento e da carne in un’altra stalla.

Con fatica ci confida anche il suo sogno, sarebbe quello di arrivare a costruire una stalla nuova e razionale con annesso agriturismo visto che la zona a 900 metri s.l.m. si presterebbe e visto che la sua è un’autentica arca di Noè con tutti gli animali in stalla e da cortile.

Alla domanda se è pentito della scelta la risposta è netta: “Assolutamente no, la rifarei subito, perché il lavoro mi piace e quindi non mi pesa affatto”.

La sua sensibilità per l’ambiente lo porta ad una cura puntuale anche nella coltivazione dei prati con una falciatura anche di quelli più scoscesi per mantenere un paesaggio verde e coltivato. Ma non solo: anche con le manze danno un contributo all’ambiente in quanto brucano l’erba a malga Palù mentre le vacche da latte sono da poco tornate da malga Coredo. Alla domanda se ha mai pensato a trasformare la parte dell’azienda riservata alla frutticoltura in biologico, vista la bella esperienza della cooperativa Biolago che si trova in zona, Alessio risponde che per lui sarebbe importante trovare un frutteto in affitto a Biolago così potrebbe fare esperienza sul biologico. Attualmente il giovane non ha impegni nel sociale ma gli piacerebbe entrare del Cda del Consorzio frutta dove conferisce le mele. La sua passione per gli animali la trasforma anche in hobby: “Andare per malghe l’estate è per me il modo migliore per trascorrere una giornata in relax. Certo, il nostro è un lavoro impegnativo e diversi miei amici che hanno fatto le professionali con me mi dicono che non avrebbero mai fatto questa scelta, mentre altri hanno fatto come me, e in paese ci sono altri 2-3 che hanno deciso di fare l’imprenditore agricolo. In azienda c’è papà Ferruccio che nonostante i suoi 71 anni mi dà una mano particolarmente nei lavori più impegnativi e a lui sono molto grato”, conclude Alessio.













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