Agricoltura, danni per 40 milioni coperti da Codipra

Trento. Entro Natale gli agricoltori trentini che hanno assicurato il loro prodotto per un totale di quasi un miliardo di euro, fra strumento assicurativo per 430 milioni e soluzioni mutualistiche...



Trento. Entro Natale gli agricoltori trentini che hanno assicurato il loro prodotto per un totale di quasi un miliardo di euro, fra strumento assicurativo per 430 milioni e soluzioni mutualistiche per 515 milioni incasseranno o direttamente o indirettamente tramite le loro cooperative, 40 milioni di euro a ristoro dei danni sulle colture causati principalmente da grandine, gelo, vento e pioggia. Questione aperta per la cimice, che ha causato oltre 7 milioni di danni in provincia, particolarmente alla frutticoltura collocata a sud di Trento. Ad affermarlo sono il presidente del Consorzio difesa dalle calamità atmosferiche Giorgio Gaiardelli e Andrea Berti rispettivamente presidente e direttore del Codipra. Il premio assicurativo pagato alle compagnie assicuratrici è stato pari a 51 milioni dei quali 16 sono stati versati dai produttori e 35 milioni dall’Unione europea. Sei milioni è stata la quota pagata per i fondi mutualistici. Quindi quest’anno le assicurazioni sono andate in attivo per una quindicina di milioni. Gaiardelli esprime grande soddisfazione per l’adesione ai fondi per la stabilizzazione del redditi (IST) dedicati al settore frutticolo, a quello zootecnico e al Fondo per le fitopatie vegetali che ha visto oltre il 70% delle superfici dei nostri associati aderire a questi strumenti di gestione dei rischi.

Il 2019 potrebbe essere definito, dal punto di vista agricolo, a due facce. Se da un lato non si sono riscontrati eventi estremi, come la tremenda gelata del 2017, dall’altro si sono verificati una serie diffusa di episodi calamitosi che hanno causato danni a numerose colture agrarie della nostra provincia. “Fortunatamente oltre il 90% degli agricoltori si assicura” - ha spiegato Berti. Le aree maggiormente colpite da eventi atmosferici avversi – evidenzia Berti – sono la zona di Denno, Campodenno in Val di Non, in Valsugana, nelle Giudicarie (Stenico e Dorsino), nella zona di Trento Sud e in Vallagarina. I danni sono da imputare principalmente a grandine, gelo, vento ed eccesso pioggia (per l’uva da vino) che hanno causato danni agli assicurati per oltre 40 milioni di euro.

Altro capitolo va riservato alla cimice asiatica – evidenzia il direttore, – “su questo fronte stiamo ottenendo il via libera dal Ministero dell’agricoltura per attivare un Fondo che prevede di coprire i danni causati da fitopatie tra le quali anche la cimice a partire già dal 2020”. C.B.













Scuola & Ricerca

In primo piano