musica classica 

Un tris targato Orchestra Haydn nei concerti “Effetto Mozart”

BOLZANO/PERGINE/ARCO. Con un invito sulla sollecitazione delle parole che Goethe spese descrivendo il quartetto d’archi come «una conversazione tra persone intelligenti», in un’epoca in cui strillare...



BOLZANO/PERGINE/ARCO. Con un invito sulla sollecitazione delle parole che Goethe spese descrivendo il quartetto d’archi come «una conversazione tra persone intelligenti», in un’epoca in cui strillare e sentenziare o parlarsi addosso è la moda, l’Orchestra Regionale Haydn di Bolzano e Trento propone un tour regionale dal titolo “Effetto Mozart”. Tre gli appuntamenti: domani sera, alle ore 20, al Conservatorio di Bolzano; il giorno successivo, giovedì 17, al Teatro Comunale di Pergine Valsugana ore 20.45 e quindi venerdì 18 gennaio alla stessa ora ad Arco nel Salone delle Feste del Casinò Municipale. Guidata da Stefano Ferrario, in qualità di maestro concertatore, la Haydn eseguirà due brani di Mozart, molto amati dal pubblico: “Ein musikalischer Spass” (I musicanti del villaggio), Divertimento K 522 e il Concerto per violino e orchestra n. 5 in la maggiore, K 219.

La composizione cameristica è un brano di satira musicale erroneamente identificato come parodia verso i suonatori di paese stonati, e invece prende di mira i compositori alla moda, che nella Vienna dell’epoca riscuotevano successo pur essendo in realtà musicisti mediocri. Tuttavia pur volendo creare un effetto maldestro, ne esce il genio di Mozart. Completa il programma l’esecuzione del Concerto per violino e orchestra n. 5 in la maggiore, K 219, che vede la partecipazione del violino solista Teofil Milenkovic, allievo di Marco Bronzi del Conservatorio Monteverdi, più volte ascoltato ed apprezzato in regione. Il concerto sarà affiancato e illustrato dalle parole del musicologo Giacomo Fornari, direttore del Conservatorio di Bolzano, esperto di Mozart cui ha dedicato innumerevoli pubblicazioni, che non mancherà accompagnare il pubblico attraverso i meandri della creatività mozartiana, soffermandosi su un notevole caso di transfer culturale. Quando spesso il mondo islamico è collegato a notizie negative, farà piacere poter toccare con mano gli influssi “turchi” nel Rondò del Concerto mozartiano, che assieme all’opera Il ratto dal serraglio e la Marcia turca della Sonata K 331 testimoniano il fascino che l’oriente ha suscitato nel Settecento sulla Vienna cosmopolita di Mozart e a cui l’artista ha più volte attinto pur nel difficile momento storico in cui i turchi erano ancora un vivido ricordo dell’assalto aii confini austriaci.(k.c.)













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