“Un raccolto tutto d’Oro” per ricordare la Shoah 

Il Club Armonia, come ogni anno, entra nelle pieghe di quell’immane tragedia Stavolta il tema è quello dei beni sottratti agli ebrei. Il via oggi a Lavarone


di Katja Casagranda


TRENTO. Una storia di furti, rapine e sottrazioni. Una storia fatta di complicità e silenzi. una storia dimenticata, come molte di quelle che compongono l’ affresco tragico della Shoah. È la storia delle storie che si raccolgono sotto il titolo “Un Raccolto Tutto d’Oro”, Atto Unico di Renzo Fracalossi per Club Armonia che celebra il Giorno della Memoria con un tour teatrale dedicato. Percorso teatrale che inaugura quest’oggi, 19 gennaio, al Teatro Dolomiti di Lavarone, ingresso libero come ogni data del tour, inizio ore 21 e che poi replicherà al Teatro Comunale di Spiazzo Rendena, ore 20.30 martedì 22 gennaio, stessa ora giovedì 24 gennaio in Sala Polivalente del Municipio di San Michele all’Adige, mentre anticipa alle ore 18 la replica a Lavis in Auditorium venerdì 25 gennaio. Sabato 26 gennaio lo spettacolo circuiterà in Sala polivalente di Bondo a Sella Giudicarie ore 20.30 e domenica 27 gennaio arriverà a Teatro Sanbapolis di Trento. Quindi il 29 gennaio sarà a Cles, in biblioteca ore 20.30, il 30 gennaio alla stessa ora a Roncegno nella Sala del Comune e il 31 gennaio invece al Teatro Comunale di Padergnone. Il primo febbraio infine l’ultima replica programmata per ora salirà a Cembra in Biblioteca ore 20.30. Lo spettacolo “Un raccolto tutto d’oro” denuncia lo spoglio che il nazifascismo fece dei beni degli ebrei rastrellati, arrestati e deportati in tutta l’Europa occupata. Per la quattordicesima produzione firmata dal Club Armonia dedicata al Giorno della Memoria, l’autore e regista Renzo Fracalossi ha scelto questo tema attorno al quale centrare le proprie ricerche storiche che da anni lo portano a scrutare nelle pieghe della Shoah per portare alla luce e alla conoscenza molti di quegli eventi tragici che spesso sfuggono al racconto della Storia.

La produzione teatrale realizzata grazie alla collaborazione con il Coordinamento Teatrale Trentino e la Provincia Autonoma di Trento, mira a raccontare questo “furto organizzato e pianificato” attraverso tre vicende emblematiche, che sono lo specchio della più complessa vicenda dell’immensa sottrazione di beni e ricchezze, ma anche di piccole cose e di ricordi personali, che si perpetrò negli anni che vanno dal 1937 al 1945 in danno all’ebraismo europeo tutto. “Certamente alcuni grandi finanzieri come gli Hyrschel o i Rotschild - scrive Fracalossi nelle note alla regia - riuscirono a salvare una certa parte dei loro beni, attraverso complicate trattative finanziarie con i tedeschi, ma furono casi isolati. Per il resto, tutto venne depredato ed alla fine della guerra, in assenza dei legittimi proprietari diventati “fumo grasso”, i beni rapinati furono incamerati da banche, compagnie assicurative ed istituzioni finanziarie e culturali dal Baltico al Mediterraneo, che in larga parte ancora li possiedono. Pochissime furono le restituzioni ai legittimi proprietari o ai loro eredi e fra esse spicca la straordinarietà del caso trentino della collezione di ceramiche settecentesche di proprietà della famiglia ebrea tedesca residente a Merano, i Kaumheimer, sequestrate e conservate al Museo del Buonconsiglio di Trento per oltre sessant’anni ed infine restituite agli eredi legittimi, con un atto forse unico in Italia”. Accanto a queste vicende lo spettacolo, scritto e diretto da Renzo Fracalossi ed allestito da Club Armonia, racconta la tragica fine delle sorelle Bloch in Francia e della famiglia del gioielliere Anticoli, che pesò i 50 chili d’oro pretesi dai nazisti per non deportare la Comunità ebraica di Roma; un ricatto che garantì solo pochi giorni di libertà agli ebrei romani, rastrellati poi nella drammatica retata del 16 ottobre 1943. Scorrono quindi sul palco le tre storie da un lato diverse eppure strettamente legate fra loro se non altro per essere state oggetto della brama di ricchezza degli aguzzini nazisti e fascisti, ma al contempo anche dell’ingenua fiducia con cui gli ebrei pensavano avrebbero potuto “comprare” la propria libertà a peso d’oro. In scena quindi gli attori Mariano Degasperi e Anita Calliari (Julius e Selma Kaumheimer); Marcella Cova, Claudia Furlani e Anna Ippolito (Sarah, Esther e Nicole Bloch); Sara Ghirardi e Marco Revolti (Rachele e Angelo Anticoli); Barbara Gazzoli e Renzo Fracalossi (Lea e Jakob). L’accompagnamento musicale è affidato al pianoforte di Federico Scarfi.













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