Un po’ intimista e un po’ jazz Fabio Concato in concerto 

L’appuntamento con il tour del raffinato cantautore è per martedì 16 ottobre Con lui sul palco le tastiere di Ornella D’Urbano e la chitarra di Larry Tommasini


di Katja Casagranda


PERGINE VALSUGANA. Inaugura la rassegna di Musica d’autore e jazz del Teatro di Pergine Valsugana, la tappa trentina del live tour di Fabio Concato. Un gradito ritorno in Trentino da cui mancava da diverso tempo, quello del cantautore di canzoni come “Guido Piano”, “Rosalina” e “Fiore di Maggio”, che su palco oltre alle sue canzoni porta la sua simpatia contagiosa e quella capacità di raccontarsi che si ricama assieme alla pacatezza della sua musica per una serata in cui a fine concerto pare di aver passato qualche ora con un amico di lunga data. Dopo l’Open Live tour che lo ha visto girare in lungo e largo per tutta la Penisola Italiana, Concato sta ora portando il suo Tour 2018 nei teatri, con questa vesta unplugged che lo vede sul palco con Ornella D’Urbano agli arrangiamenti, piano e tastiere e Larry Tommasini alle chitarre. Martedì 16 ottobre ore 20.45 Fabio Concato accompagnerà il pubblico del Teatro di Pergine Valsugana in un viaggio lunga la strada costellata dai suoi successi, attraverso atmosfere musicali inedite, tutte da scoprire, partendo dalle canzone degli inizi fino ai brani più recenti. Un lungo viaggio musicale dal 1977, anno del suo esordio discografico, ad oggi, alle prese con un autore elegante, capace di grande autoironia, sempre attento alle tematiche ambientali, sociali e civili: le sue canzoni sono entrate nella storia della musica italiana e ci hanno accompagnato sin qui, senza mostrare i segni del tempo, anzi cristallizzando emozioni e versi entrati a far parte dell’immaginario collettivo. Fresco dei festeggiamenti dei quarant’anni di carriera, traguardo raggiunto lo scorso anno, Concato torna nei teatri e nei club dopo l’avventura jazz con Paolo di Sabatino. Nel 2017 infatti usciva “Gigi”, riscrittura in chiave jazz dei successi di Concato, il cui titolo richiama il nome di suo padre, appassionato di jazz. Una passione, quella della musica che arriva da lontano quindi, respirata in famiglia, e suonata per proprio conto fra gli studi in medicina all’Università e i palchi di cabaret su cui saliva negli anni 70. Sono seguiti 40 anni da carriera ora riassunti in questo disco dal sapore jazz accanto alla libertà di Concato del stare fuori dallo Show Biz. «Non avere un produttore fisso - ha dichiarato il cantante in un’ intervista radiofonica - mi ha fatto pagare pegno in notorietà. Tuttavia mi ha dato la libertà di prendermi i miei tempi e permettermi di soddisfare tutte le altre curiosità che ho nella vita». Fra gli ultimi progetti di Concato la sua partecipazione alla serata in ricordo di Alda Merini del gennaio di quest’anno al Teatro Dal Verme di Milano, quando a duettato accanto a Giovanni Nuti e Lucia Bosè in “Il pifferaio di Hemlin”. Inoltre il 2017 è stato caratterizzato dal progetto “Non smetto di ascoltarti” album nato dalla collaborazione con Fabrizio Bosso e Oliver Mazzariello per Warner Music in cui i musicisti si sono impegnati nell’avventura della reinterpretazione a tre di alcuni dei più celebri brani della canzone d’autore italiana. Da “Mille lire al mese” a “L’ arcobaleno”, da “Diamante” a “Io che amo solo te”, l’album appare una selezione che comprende alcuni successi di Fabio Concato e brani di altri grandi autori. Un lavoro spontaneo, nato sul palco, con a monte una lunga amicizia in cui la voce di Concato, insieme all’ eleganza della tromba di Bosso e all’ energia dei tasti di Mazzariello, sono messe al servizio dei grandi autori italiani.













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