Tra cooperazione e politica, un libro dedicato a Angeli

Se c’era un’immagine attinente perfettamente la biografia intellettuale e sociale di Pierluigi Angeli, ai massimi vertici delle istituzioni regionali negli anni Ottanta del secolo scorso, per poi...



Se c’era un’immagine attinente perfettamente la biografia intellettuale e sociale di Pierluigi Angeli, ai massimi vertici delle istituzioni regionali negli anni Ottanta del secolo scorso, per poi diventare presidente della Federazione trentina della cooperazione e in seguito presidente nazionale di Federconsumo, questa è quella di ponte.

Ponte tra politica e cooperazione, è appunto il titolo della documentata biografia scritta recentemente in occasione degli 80 anni di Angeli da uno stuolo di storici, cooperatori, uomini politici per le edizioni UCT Trento. Un libro che è un giusto omaggio a una figura di primo piano per la nostra comunità e oltre, affidato alla penna e alla sensibilità di numerosi autori, accomunati dalla consapevolezza che i temi toccati dalla biografia di Angeli sono parte integrante di una riflessione che muove da un recengte passato, ma si pone alle radici della storia contemporanea di questa Regione. E’ proprio partendo dal binomio politica e cooperazione che si possono ricercare i motivi di interesse per questo libro dedicato a Angeli e curato da Sergio Bernardi, con l’ausilio dello stuolo di ricercatori, che provano a “storicizzare” la figura e l’opera consegnata ormai alla storia del “secolo breve”. Cosa ne esce? “Ne esce il ritratto di un mediatore, capace di costruire relazioni e farle diventare metodo quotidiano per cercare soluzioni, come mostra il l’introduttore del volume, Giuseppe Ferrandi, direttore del Museo Storico del Trentino.

Il libro passa in rassegna le tappe della politica amministrativa di una carriera che ha raggiunto gli apici nella nostra regione, da presidente della giunta provinciale a quella regionale, per poi transitare nel mondo della cooperazione con identico entusiasmo e attivismo: una carriera passata al setaccio da coloro che erano i suoi compagni di viaggio, ma anche da storici di professione. Unico “neo” prontamente riscattato e chiarito la vicenda della porcilaia della Bassa Valsugana (1983), per via di una questione di contributi!

Riscatto pieno, seguito dalla presidenza della Giunta regionale, dell’Università di Trento, dell’aeroporto Catullo, il ruolo nello statuto di autonomia, quindi il gran “salto” nel mondo della cooperazione. (g.r.)













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