Tesei con “Human”, il mentalista  oggi all’Auditorium 

Trento. Il nuovo show punta sulla centralità delle relazioni umane «Vorrei riportare le persone a guardarsi, ad ascoltarsi, a osservarsi»


KATJA CASAGRANDA


trento. Sull’onda del grande successo che sta raccogliendo in tutta Italia e del grande affetto che il pubblico di Trento gli ha sempre riservato, Francesco Tesei arriva questa sera, 14 marzo, in Auditorium a Trento con “Human” il suo ultimo show. Ore 21 sul palco di Auditorium Santa Chiara l’artista propone uno sguardo sulla sua arte da una prospettiva originale ed attuale, quella di riappropriarsi dello stupore dei rapporti umani. Di questo progetto parla Tesei, in attesa di vederlo in azione sul palco. Innanzitutto per capire il titolo. «“Human” - spiega Tesei - per la necessità di riappropriarsi di quell’umanità che pare sia scomparsa. Nei miei spettacoli io cerco sempre il coinvolgimento e il gioco con le persone ma mi sono accorto che la nostra società ha perso il contatto. Quello vero fatto di sfumature, ascolto, osservazione. Così ho voluto fermarmi e mettermi al servizio di questa china in cui sta scendendo la nostra società per frenare questa tendenza ». In sostanza Tesei sul palco io adotta tutta una serie di strategie con cui porto a termine i suoi numeri. «Non do risposte - continua - ma mi piace instillare stupore e domande. Sollecitare la mente delle persone e fare in modo che si interroghino e si risveglino dal torpore. La realtà è fatta di tanti aspetti di cui la maggior parte delle persone è inconsapevole ma ciò lo rende sordo e cieco delle tante connessioni di cui facciamo parte». Naturalmente bocca cucita sui trucchi del mestiere. «Comunque sveglierò, o per lo meno proverò a svegliare le coscienze che mai come ora vengono addormentate e manipolate. Mai come il tempo che stiamo vivendo si manipola ogni nostra scelta e peggio ancora ogni nostro pensiero. Siamo bombardati da sollecitazioni, messaggi di ogni genere e quelli pubblicitari sono i più espliciti e quindi facilmente riconoscibili, ma nell’era dei talk show e di internet la manipolazione è strisciante e ha tante facce. Noi stessi - spiega l’artista - ci nascondiamo dietro ai social e comunichiamo un mondo o una persona che non siamo. Con “Human” spezzo questa catena e riporto le persone al contatto umano, quello visivo, quello in cui ci ascolto, ci si guarda, ci si osserva e lo si fa andando in profondità in momenti di vera connessione». Si lavora dunque di psicologia? «La psicologia - risponde Tesei - è una gran parte del mio lavoro e della mia formazione. Anche io nei miei numeri porto le persone a compiere scelte oppure prevedo le loro scelte perché leggo gli indizi. Ricordiamoci che è uno show e che punta a stupire. Tuttavia voglio che passi un messaggio importante, quello di non rinunciare all’umanità. E questo se anche alla fine il pubblico uscirà dopo aver passato qualche ora divertendosi e meravigliandosi. Almeno così mi auguro». Non c’è dubbio che siano in molti tra il pubblico a invidiare le doti di Tesei. Ma a lui è mai capitato nella vita vera di sfruttare l’arte del mentalismo? «In effetti c’è stato un episodio - spiega -Per strada mi aveva fermato un uomo distinto chiedendomi delle informazioni. Dopo un po’ mi sono accorto che stava adottando una serie di tecniche ipnotiche per confondermi. Ho voluto vedere fin dove arrivava ma poi mi sono stufato e sono andato via. Nei giorni successivi sui giornali c’era la notizia di una serie di persone raggirate con l’ipnosi da un insospettabile».















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