Spazio, astronauti e guerra fredda

Con Orlandi e Sinatti la storia tra Gagarin e Kennedy


Claudio Libera


 TRENTO. La sala degli Affreschi della Biblioteca comunale, in via Roma 55, ospita alle 17.30 un appuntamento del ciclo organizzato dal Centro studi sulla storia dell'Europa Orientale. Titolo dell'incontro, "Vedo le nuvole, è bellissimo". Astronauti e cosmonauti nella corsa verso lo spazio, incontro dibattito con Fernando Orlandi e Piero Sinatti, introduce Massimo Libardi. All'inizio degli anni Sessanta ogni cosa veniva misurata con il metro della "Guerra Fredda".  John Fitzgerald Kennedy aveva vinto la corsa alla Casa Bianca, dopo una campagna elettorale senza esclusione di colpi, nel corso della quale aveva accusato il presidente Eisenhower di avere permesso che l'Unione Sovietica avesse più missili di quanti ne avevano gli Stati Uniti.  Oggi sappiamo che non era vero ma lo Sputnik prima e la Vostok poi, segnarono un'epoca. Il volo di Yurii Gagarin, il primo uomo nello spazio, testimoniava che i programmi spaziali sovietici erano molto più avanzati di quelli americani. Poco più di un mese dopo Kennedy reagiva annunciando che la Nasa avrebbe avuto come missione "l'uomo sulla Luna".













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