Premio Frontiere - Grenzen a Magliani e De Pellegrini 

Ieri a Tonadico la cerimonia di proclamazione dei vincitori “transfrontalieri” Segnalati anche i trentini Nicholas Pasqualini, Adriana Paolini e Cinzia Piciocchi 



TRENTO. Marino Magliani per la sezione racconti editi e Daria De Pellegrini per i racconti inediti. Ecco i vincitori della nona edizione di Frontiere - Grenzen, il Premio letterario delle Alpi. La cerimonia di premiazione ieri in Primiero, nella suggestiva cornice di Palazzo Scopoli, a Tonadico. Una cerimonia segnata dal ricordo di Peter Oberdorfer, prematuramente scomparso nel febbraio di quest’anno e per oltre quindici anni nella giuria del premio in rappresentanza dell’Associazione scrittori sudtirolesi della quale era presidente. Lo hanno ricordato, con l’inevitabile commozione, tutti i membri della Giuria - Carlo Martinelli, Pietro De Marchi, Lisa Ginzburg e Stefano Zangrando - che hanno poi illustrato l’ andamento di questa nona edizione e hanno dialogato con i vincitori. Significativa la presenza di Dieter Oberdorfer (fratello di Peter), organista, vocalista e compositore che ha voluto accompagnare la cerimonia eseguendo dei brani musicali al pianoforte. Ribadito il radicamento di Frontiere - Grenzen nel panorama delle competizioni letterarie: anche in questa edizione sono stati ben 104 i partecipanti - per le due sezioni: editi ed inediti. Una curiosità: il 70% dei partecipanti è venuto a conoscenza del premio, che ha cadenza biennale, attraverso internet.

Marino Magliani si è dunque aggiudicato - con “Sabbia” - il premio per i racconti editi. Si tratta di un autore non nuovo ad importanti riconoscimenti, tra i quali, l’anno scorso, il premio letterario Francesco Gelmi di Caporiacco. Ligure, vive una parte dell’anno in Olanda e all’ attività di romanziere, affianca quella di sceneggiatore di graphic novel (una su tutte, la sceneggiatura di “Sostiene Pereira”, da Antonio Tabucchi, coi disegni di Marco D'Aponte), e quella di traduttore dallo spagnolo. Il suo “Sabbia” racconta di un uomo che cerca il mare, e le parole per dirlo. È una terza persona, ma è «l’essere che aspettava le parole»: un alter ego che rimembra, nomina, descrive. A volte attinge dai libri, dai suoi autori, liguri e non, ma è soprattutto «il giro delle cose» a nutrire il suo sguardo e il suo anelito. Ed è la sabbia, infine, a rivelarsi tenue trait d’union fra i tempi della vita. Nelle motivazioni del premio oggi assegnatogli si legge che quella di “Marino Magliani è la narrazione sommessa e altamente poetica di una condizione esistenziale sospesa tra vita e memoria, appartenenza e altrove, dove mare e sabbia sono elementi di coesione e continuo riflusso, tanto sul piano tematico quanto su quello strutturale. Una prosa che unisce nitore e senso dell’indefinito in una lucida vaghezza, affilata nei dettagli e capace di lampi stilistici sorprendenti”.

Daria De Pellegrini, vincitrice della sezione inediti con “Das Ersatzkind”, vive a Mel, in provincia di Belluno. È autrice di romanzi e di racconti con i quali ha già riscosso importanti riconoscimenti. A Frontiere - Grenzen si è imposta con un racconto ambientato in un paesino della Baviera. Dove un uomo tedesco e una donna italiana hanno fatto amicizia e capita che vadano a passeggiare insieme in campagna. Lei è un’insegnante di italiano all’estero, lui un fotografo che lavora a Berlino. A poco a poco ci viene rivelato il tremendo segreto che l’uomo si porta dentro fin dall’infanzia: i suoi genitori l’hanno messo al mondo solo per sostituire un fratello morto tragicamente subito dopo la fine della guerra. A convincere la giuria “l’arte della concisione, la pregevole tensione narrativa, che cresce per piccole addizioni, fino alla catastrofe finale, quando si aggiungono ulteriori elementi di strazio e disincanto a quelli che si sono addensati nelle pagine precedenti”.

Al secondo e terzo posto nella sezione inediti rispettivamente il veronese Davide Coltri con “Il Dado” e la viennese Claudia Oblok con “Europaische Wasser”, a ribadire la caratteristica che rende Frontiere-Grenzen particolare, visto che vi si può partecipare con racconti scritti sia in italiano che in tedesco.

Alla feltrina Chiara De Bastiani con “Come una madre” il Premio speciale Cassa Rurale Valli di Primiero e Vanoi.

Sette, infine, i racconti segnalati nella sezione inediti: “La ballata dei ragazzi tranquilli” di Sibilla De Stefani (Zurigo), “La rincorsa” di Vincenzo Todisco (Grigioni, Svizzera), “La cadenza imperfetta” di Gianni Gandini (Genova), “Sentimento dei barbari” di Nicholas Pasqualini (Rovereto), “Leggendo Clarice Lispector” di Adriana Paolini (Trento), “Ciascuno nel proprio ordine indipendenti e sovrani” di Cinzia Piciocchi (Trento), “Ai confini del nulla” di Camilla Bernardi (Bressanone). (m.t.)















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