Museo di scienze 

Per Pasqua il Muse moltiplica le offerte

Trento. Il Muse, nel lungo periodo delle vacanze pasquali, offre tante aperture; grazie ad una programmazione sempre nuova e varia, diventa così una meta ideale. Queste le aperture straordinarie:...


CLAUDIO LIBERA


Trento. Il Muse, nel lungo periodo delle vacanze pasquali, offre tante aperture; grazie ad una programmazione sempre nuova e varia, diventa così una meta ideale. Queste le aperture straordinarie: domenica 21 aprile, Pasqua; lunedì 22 aprile, Pasquetta; giovedì 25 aprile e mercoledì 1° maggio, 10-19; speciale apertura: lunedì 29, dalle 10 alle 18. Tra le molte proposte, il 27 aprile, dalle 10.30 alle 17.30, al parco urbano di Gocciadoro, il Muse lancia una sfida: diventare scienziato per un giorno partecipando all’iniziativa internazionale “City Nature Challenge”, per scoprire la natura che abita nella propria città. La proposta si svolge in oltre 160 centri in tutto il mondo, è gratuita e adatta a tutti e prevede di coinvolgere i partecipanti in osservazioni naturalistiche all’interno del proprio nucleo urbano, alla ricerca della biodiversità locale. Suddivisi in gruppi e guidati da esperti del Museo e della Società di scienze naturali del Trentino, gli “scienziati cittadini” esploreranno varie zone del parco, alla ricerca di fauna e flora che le abitano. Una volta individuati, tramite una apposita App, invieranno i dati a un database globale. Obiettivo, effettuare in numero di osservazioni naturalistiche più elevato possibile, per far avanzare nella classifica la propri città. In Italia, oltre a Trento partecipano: Ostuni, Trinitapoli, Napoli, Catania, Lecce, Taranto. Le mostre al Muse: “Not in my name”, espone una serie di opere fotografiche della pluripremiata fotografa Mandy Barker: immagini di grande impatto visivo composte da rifiuti - sfuggiti al riciclaggio - finiti nelle acque del mare e infine sulle coste. Obiettivo, catturare l’attenzione e far riflettere su uno tra i principali problemi che affliggono i nostri giorni: l’inquinamento e l’incredibile abbondanza di rifiuti. L’esposizione è frutto della collaborazione con l’Agenzia per la Depurazione della Provincia e con gli Enti gestori della raccolta dei rifiuti. 4 le sezioni che la compongono: Shoal, Soup, Indefinitive e Snow Flurry, nelle quali l’artista stimola una risposta emotiva nello spettatore combinando la contraddizione tra attrazione estetica iniziale e successivo messaggio di consapevolezza. Le immagini, rielaborate, sono basate su fotografie di oggetti fisicamente ritrovati sulle spiagge o alla deriva nell’oceano. L’esposizione fa da spunto per una nuova attività alla grande sfera interattiva del piano della sostenibilità, dal titolo “La plastica al giro di boa”, uno spettacolo scientifico che mira a trasmettere e sensibilizzare la cittadinanza in merito al problema dei rifiuti di plastica.















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