Non solo musica, c’è anche “TEN!”
La Riff Records in questi anni ha anche prodotto il progetto artistico di Trapezio
BOLZANO. La Riff Records in questi anni si è distinta anche per aver collaborato e prodotto parte di TEN!, progetto di Alessandro Trapezio dal quale nasce la mostra presentata per la prima volta a Bolzano negli spazi della Emberfly Art Gallery - Piazza Vittoria 7. L’inaugurazione, oggi alle ore 18, verrà seguita da un live showcase di OssessO, progetto nato dalla collaborazione tra Francesco Brasini e Angelo Casarrubia con la partecipazione di Francesca Pizzo ( Melampus, Cristallo), in una incredibile versione acustica a ingresso gratuito.
Alessandro Trapezio, artista da sempre connesso al mondo della musica indie, ha sviluppato il progetto TEN! inviando 10 fotografie del suo archivio personale a 10 gruppi musicali, chiedendo loro di comporre un brano originale ispirandosi all'immagine ricevuta. Sono nati così un album e un catalogo dalla storia molto particolare.
Gli artisti coinvolti nella realizzazione di TEN!, diversi fra loro per storia e genere, fanno tutti parte della vita dell'artista in qualità di amici, conoscenti, concittadini, collaboratori, colleghi: Giungla - Melampus - Stromboli - Bologna Violenta - Francesco Brasini - His Clancyness - Jochen Arbeit - Weight and Treble - Stefano Pilia - The Shipwreck Bag Show.
Dopo la prima mostra presso la ONO Gallery di Bologna, la seconda presso la Santeria Paladini 8 a Milano, e una terza a La Spezia lo scorso anno presso la galleria H Esposizione, TEN! arriva alla Emberfly Gallery con la sua storia, raccontata così dalle parole di Trapezio:
«Amo la musica. Mi è capitato più volte di lavorare con dei musicisti, spesso ho realizzato gli artwork delle cover di album o per i libretti dei cd. Ho sempre avuto un debole per le copertine dei dischi, come quelle uniche e indimenticabili di Mapplethorpe per Patti Smith o di Peter Hujar usata da Antony and The Johnson; copertine come quelle dei Nirvana, in Nevermind , dove la foto è diventata icona a sé stante. E ripensandoci, mi sono semplicemente chiesto cosa sarebbe successo se avessimo ragionato secondo un processo inverso, in cui gli artisti\musicisti si fossero trovati a dover creare musica in base a delle immagini non scelte da loro, con un immaginario alieno e che magari contrasta pure con il loro brand. Volevo sapere cosa sarebbe venuto fuori se gli amici avessero dovuto comporre ispirandosi a delle mie foto, e non viceversa. E così è nato TEN! ».