“Noi”, voce al teatro contemporaneo 

Pergine. Teatro civile che parla dei problemi di tanta contemporaneità quello per il penultimo appuntamento con la rassegna di teatro “Festival Bellandi - voce al teatro contemporaneo”. Questa sera...



Pergine. Teatro civile che parla dei problemi di tanta contemporaneità quello per il penultimo appuntamento con la rassegna di teatro “Festival Bellandi - voce al teatro contemporaneo”. Questa sera al Teatro Comunale di Pergine Valsugana, ore 20.45 va in scena “Noi”, produzione di Narramondo Altrove Teatro della Maddalena. Il progetto Narramondo nasce a Genova, durante l’anti G8, nel luglio del 2001 e la loro dimora è l’ Altrove-Teatro della Maddalena. La compagnia è cresciuta mettendo insieme attrici e attori che avevano in comune un forte impegno politico e un grande desiderio di portare in teatro la tragedia del mondo contemporaneo, le ferite del tempo presente.

Le tematiche maggiormente studiate, sviscerate e da loro amate sono state la Palestina, gli Anni di Piombo, l’Argentina dei desaparecidos e delle Madres. Lo spettacolo “Noi”, di Danilo Macrì e diretto da Carlo Orlando, è un testo impolitico che parla di storia e politica ma viste da lontano e allucinate nel Cuore di Tenebra del nostro presente, dagli attentati di matrice fascista di Macerata al razzismo dilagante e spesso inconsapevole che anima la filosofia del decoro delle “persone perbene”, dal pogrom di Kielce in Polonia nel 1946, agli assalti nei campi Rom a Torino.

Dalle lezioni alle guerre coloniali, presenti e passate, nasce questo lavoro in cui si vuole portare in luce il senso di accerchiamento che viviamo con quel fervore al populismo, riconoscerlo, e poi provare a tessere un tracciato per una visione ampia del nostro presente. Un'unica voce affabulante, lucida ma allo stesso tempo allucinata e un po' avvelenata che battaglia con il presente, in un corpo a corpo con l'attualità e la storia. Il tono è epico, alto e le connessioni e la struttura ritmica richiamano i controtempi del grande cabaret.

Una scrittura ricchissima di quella coralità di interventi, tic verbali, ricorrenze espressive entrate nella nostra quotidianità e che vengono immediatamente trasformate in oggetto di riflessione.K.C.













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