LA LUNGA ESTATE IN MUSICA»TRA FOLK E ROCK

In molti la ricordano due anni fa ai Giardini di Castel Trauttmansdorff a Merano con il suo progetto Suzanne Vega Papermoon, oggi, 17 luglio, l’artista statunitense suonerà invece accompagnata in...


di Katja Casagranda


In molti la ricordano due anni fa ai Giardini di Castel Trauttmansdorff a Merano con il suo progetto Suzanne Vega Papermoon, oggi, 17 luglio, l’artista statunitense suonerà invece accompagnata in sottofondo dallo sciabordio delle onde del lago di Caldonazzo. Un concerto in spiaggia, al lume della luna e delle stelle, a cui l’ artista non ha voluto rinunciare, nel suo tour che la sta portando nelle più grandi città europee. Dopo, Milano, il Waves Festiva di Cagliari, il Sud Est Indipendente Festival al Castello di Corigliano D’ Otranto e Roma ieri sera, Suzanne Vega che domani sarà al Boomtown di Gent Be per poi fare rotta alle Isole Of Man, fa tappa al Blue Lake Festival. Un concerto ad ingresso gratuito in Spiaggia Riviera sul Lago di Caldonazzo con inizio ore 21. Antidiva per scelta, vera regina del cantautorato, con le sue ballate intimiste ha aperto la strada ad una nuova generazione di cantautrici. Tra le icone della musica contemporanea, Suzanne Vega salirà sul palco del Blue Lakes Festival accompagnata dal chitarrista Gerry Leonard, noto per le sue collaborazioni con David Bowie, con cui ripercorrerà i migliori successi della sua lunga e prolifica discografia. Tra le cantautrici più prolifiche, ed appunto icona della musica contemporanea, Suzanne Vega si affaccia alla discografia nel 1985 con l’omonimo album subito ben accolto dalla critica musicale. Non erano tipiche canzoni di protesta, ma canzoni di introspezione alla maniera dei cantautori degli anni settanta. Il disco, prodotto da Lenny Kaye e Steve Addabbo, raggiunge la posizione numero 11 della UK Albums Chart. Nel 1987 esce “Solitude Standing”, disco che raggiunge la N.2 della UK Album Chart, e che contiene il famosissimo singolo “Luka”. Una curiosità legata all’artista quella legata al suo singolo. La canzone Tom's Diner infatti fu utilizzata come traccia di riferimento in una prova del sistema di compressione MP3, facendole così acquisire il carattere distintivo di essere chiamata “la madre dell' MP3”. Visto che è una canzone a cappella con relativamente poco riverbero, fu utilizzata come modello per l'algoritmo di compressione del suono di Karlheinz Brandeburg. Brandeburg ascoltò Tom's Diner alla radio, ne fu colpito e all'inizio credette che sarebbe stato “quasi impossibile comprimere questa calda voce a cappella”. Cambio di stile nel 1990 con “Days of Open Hand”, un disco più maturo, sperimentale e profondo, che si aggiudica un Grammy nella categoria Best Package, raggiungendo la settima posizione nelle classifiche di vendita inglesi.

Due anni dopo è la volta di “99.9F”°, una miscela eclettica di folk, dance ed industrial. Nel 1996 esce “Nine Objects of Desire”, semplice ed essenziale. “Songs in Red and Grey” (2001) parla del suo divorzio dal marito e produttore discografico Mitchell Froom, nel 2003 esce “Retrospective, the Best of Suzanne Vega” e nel 2006 “Beauty&Crime”, prodotto da Jimmy Hogart che, per questo lavoro, ha vinto un Grammy come “best engineered album, non classical”.

Dopo un silenzio durato sette anni, nel 2014 esce “Tales from the Realm of the Queen of Pentacles”, una stupenda collezione di canzoni, un viaggio sonoro ispirato al mondo materiale e spirituale. Due anni dopo è la volta di “Lover, Beloved: Songs form an Evening with Carson McCullers”, un omaggio alla scrittrice americana Carson McCullers, una figura femminile da sempre fonte di ispirazione per la songwriter newyorkese. Scritto da Suzanne Vega in collaborazione con Duncan Sheik, il disco è una bellissima raccolta di eleganti ballate folk-pop. Il tour che porterà la grande Suzanne Vega in Italia a luglio la vedrà sul palco con il chitarrista Gerry Leonard, noto per le sue collaborazioni con David Bowie, ripercorrere i migliori successi della lunga e prolifica discografia di questa straordinaria artista.

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