OGGI CONCERTO A TRENTO 

L’ Europa musicale tra popolare e colto

TRENTO. “Popolare e colto. L’Europa musicale dopo la Grande Guerra”: questo il titolo di un progetto del musicologo Renato Morelli che andrà in scena domenica 9 dicembre alle ore 21 nella Sala...



TRENTO. “Popolare e colto. L’Europa musicale dopo la Grande Guerra”: questo il titolo di un progetto del musicologo Renato Morelli che andrà in scena domenica 9 dicembre alle ore 21 nella Sala Caritro di Trento.

Il progetto si ispira alla figura di quattro emblematici musicisti-compositori-ricercatori particolarmente significativi nel contesto del primo dopoguerra musicale nell’Europa centro-orientale: l’ungherese Béla Bartók (1881-1945), il ceco Leóš Janá?ek (1854-1928), l’ebreo svizzero (naturalizzato statunitense) Ernest Bloch (1885-1977), l’ebreo ucraino Moisei Beregovsky (1892-1961).

Le loro opere sono accomunate da un sistematico lavoro di ricerca etnomusicologica iniziato nei primi anni del Novecento, i cui esiti si ritroveranno poi nelle rispettive composizioni musicali del primo dopoguerra, subito dopo il crollo dell’impero austro-ungarico e di quello zaristaIn particolare, nel corso del concerto, verranno presentati e messi a confronto i due “versanti” speculari di questo periodo musicale: quello “colto”, con le composizioni originali di Bartók, Janácek, Bloch, che verranno eseguite da Gabriele Iorio (pianoforte) e dal Duo Alambic (Margherita Berlanda – fisarmonica; Nicolò Nigrelli - violoncello), quello “popolare”, rappresentato in questo caso dalla musica klezmer (eseguita dall’Orchestra Ziganoff), singolare testimonianza di quel patrimonio etnofonico dell’Europa centro-orientale, in vari modi distillato dalla diaspora ebraico-aschenazita, e documentato dalle “avventurose” ricerche di Moisei Beregovsky.

Momento centrale e conclusivo del concerto saranno le celebri Danze popolari rumene di Béla Bartók, eseguite “a ping pong” fra i due diversi “versanti”. (f.z.)















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