L’ESPOSIZIONE»IL TERRITORIO MESSO IN POSA

ROVERETO. Sarà inaugurata domani, giovedì 10 gennaio, alle ore 18, nella Biblioteca Civica di Rovereto, la rassegna di Guido Benedetti, dedicata alla rivisitazione fotografica dello scritto a cura di...


di Luca Chistè


ROVERETO. Sarà inaugurata domani, giovedì 10 gennaio, alle ore 18, nella Biblioteca Civica di Rovereto, la rassegna di Guido Benedetti, dedicata alla rivisitazione fotografica dello scritto a cura di Gianmario Baldi, edito dal Museo Civico di Rovereto, del geografo Alessandro Cucagna, proposto con il titolo «La valle di Gresta descritta da Alessandro Cucagna (1915-1985)». In questo suggestivo percorso di studio, traspare la passione del geografo abituato a leggere e a ricostruire il paesaggio avvalendosi non solo della propria conoscenza del territorio, ma anche delle testimonianze raccolte intervistando le persone del luogo, attraverso lo studio delle informazioni fornite dalle antiche carte geografiche - un settore del quale era uno dei massimi conoscitori - ed infine, di alcuni saggi letterari.

Un documentarista, Alessandro Cucagna (Trieste, 27 novembre 1917 - Trieste, 17 agosto 1987), con delle peculiarità e caratteristiche ben definite, come scrive Gianmario Baldi, nel suo saggio: «Le note scritte da Alessandro Cucagna, con la sua grafia particolarmente chiara al punto da sembrare quella di un ragazzo, testimoniano il suo specifico interesse per il paesaggio in tutte le sue componenti, dalla geologia alla vegetazione spontanea, nonché al lavoro umano che ha modificato e modellato il territorio sulla base delle esigenze dell’agricoltura di montagna». Inoltre, prosegue Baldi: «Cucagna, nel descrivere il paesaggio agrario, coglie alcune contraddizioni di questo territorio: “(..) è un paesaggio agrario senile che tradisce un’umanizzazione antica. Ed è anche un polimorfo e pieno di contrasti: abbandono e accuratezza, il basso ceduo a contatto con ortaglie, vigneti ed altri secchi e rabberciati con pali lignei contorti, casote nuove ed altre fatiscenti”. Questi elementi di contraddizione, descritti da Cucagna, sono sintomo della crisi comune non solo alla Valle di Gresta ma anche a tutte le aree montane».

Guido Benedetti, appassionato fotografo con una predilezione per questo tipo di ricerca, ha quindi ripercorso, sulla scorta di queste, ed altre profonde suggestioni, il “viaggio” di Alessandro Cucagna, cercando, in relazione alle stagioni e alla stratificazione del territorio nelle sue componenti antropiche e geografiche, di produrre una serie di immagini che, a distanza di quarant’anni dall’encomiabile opera del geografo, offrissero una possibile chiave di lettura visiva, per approssimazione o differenza delle situazioni, a quelle acute osservazioni.

Un approccio fotografico indubbiamente interessante che, abbandonando gli stilemi della fotografia estetica e fine a se stessa, cerca di offrire, attraverso l’ausilio del medium visivo, un supporto culturale, genuinamente autoriale, per la comprensione del nostro territorio.

L’operazione fotografica di Benedetti, di matrice sostanzialmente descrittivo - narrativa, trova una sua puntuale identità in una duplice prospettiva: da un lato, quella di accogliere la proposta di Cucagna e di interpretarla in chiave personale (tutte le quaranta immagini sono accompagnate in rassegna da “omologhe” didascalie tratte dal lavoro del geografo), dall’altro, quella di riaffermare l’importanza di una fotografia utile a comprendere, anche a distanza di tempo, quali siano le dinamiche che connotano un territorio, decisamente peculiare, come quello della Valle di Gresta. Con un valore aggiunto, rispetto al tema dell’identità, non trascurabile: quello di restituire quella dimensione, colta dal geografo Cucagna, attenta a cogliere alcune contraddizioni di una crisi che, all’epoca, colpiva non solo la Valle di Gresta, ma anche tutte le aree montane che in molti consideravano “minori”.

Come scrive Guido Benedetti: «Durante l’estate del 2017 ho riletto i due scritti (del Cucagna) e sono stato trasportato, dal modo particolare usato per la descrizione del territorio e dalle possibili “immagini” che, via via, si materializzavano nella mia mente, A spasso per le vecchie “carrarecce”, ho riscoperto, in questo modo, la Val di Gresta: una valle che, pur frequentata fin da bambino, non conoscevo e non avevo mai osservato con attenzione forse perché, inconsciamente, la consideravo anch’io un territorio “minore”. Mi sono così ritrovato, a 40 anni di distanza (da novembre 2017 ad aprile 2018), sulle strade e sui luoghi già descritti da Cucagna, alla ricerca delle emozioni che la lettura dei suoi appunti mi avevano suscitato, cercando di cogliere quei particolari del territorio in grado di rendere tangibili e visibili tali emozioni e suggestioni».

La rassegna si compone di quaranta immagini, prodotte con tecnica fineart, riprese nei luoghi topograficamente più rilevanti della Valle di Gresta, e prossimamente è prevista la pubblicazione di un libro/catalogo che proporrà, in accompagnamento alle immagini di Guido Benedetti, alcuni testi tratti dall’originario lavoro di Alessandro Cucagna.

La rassegna, con ingresso gratuito, aprirà i propri battenti come scritto in apertura domani, giovedì 10 gennaio alle ore 18, presso la Biblioteca Civica di Rovereto dove rimarrà aperta e visitabile fino al 14 febbraio.

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