Il Buonconsiglio e i castelli, ecco le novità in arrivo 

Trento. Nuovo percorso nel Magno Palazzo con restyling della biglietteria e nuova sala Info Dal 13 luglio “Fili d’oro e dipinti di seta”. Mostre importanti anche a Castel Caldes, Thun e Stenico 



Trento. Dopo le nuove sale espositive inaugurate la scorsa primavera in Castelvecchio, ovvero la sala dedicata alla figura di Cesare Battisti allestita nel Torre Granda e le due sale dedicate alla storia delle genti trentine allestite nell’ex Lapidario i lavori al Castello del Buonconsiglio sono concentrati ora sul nuovo percorso nel Magno Palazzo, sul nuovo bookshop nel Revolto soto la loza, il restyling della biglietteria e la nuova sala info che vede la progettazione e l’allestimento a cura dello Studio di architettura Raro e dello Studio 490. La sala che accoglierà i visitatori che sarà chiamata info point vedrà al centro della stessa un plastico interattivo della città di Trento con proiezioni dall’alto, una grande parete che immortala in una carta geografica il Trentino con 5 brevi filmati dedicati ai manieri provinciali, un touch screen con le relative informazioni storico-artistiche sul territorio o e i castelli, e un nuovo video di ricostruzioni in 3d delle fasi evolutive e architettoniche del Castello del Buonconsiglio curato da Annamaria Azzolini, Carlo Andrea Postingher, Stefano Benedetti con musiche di Luca Trentin.

Anche la biglietteria che si trova nel bastione ha subito un restyling con grandi pannelli scenografici che immortalano gli affreschi di Torre Aquila, video dei 5 castelli e il visitatore potrà vedere anche la prima opera museale, ovvero un’iscrizione lapidea del primo quarto del Seicento che riporta incisa nella pietra la scritta in italiano e tedesco “Qui si paga il dazio”. Postazioni multimediali, plastici interattivi, e filmati renderanno il castello ancora più accattivante e al passo coi tempi. In Castelvecchio trovano quindi posto le collezioni duecentesche-medievali, in Magno palazzo troveranno posto le opere rinascimentali e nella Giunta albertiana le opere barocche. Prosegue intanto la campagna di restauri delle opere conservate nel museo e nei depositi. A breve partirà il complesso restauro dell’organo Prati che sarà effettato sul posto in stua dell’organo e vedrà coinvolta l’ Università di Pavia e gli studenti universitari del corso di conservazione e restauro di Cremona.

Le mostre dell’estate.

Dal punto di vista espositivo invece, l’evento clou dell’estate è la mostra “Fili d’ oro e dipinti di seta. Velluti e ricami tra Gotico e Rinascimento” che inizierà il 13 luglio e che terminerà il 3 novembre. Si tratta della prima iniziativa che approfondisce questa particolare categoria di lussuosi tessuti ricamati ancora presenti nelle aree dell’intero arco alpino, a suo tempo creati sia per la committenza religiosa che laica ma sopravvissuta fino ad oggi grazie alla lungimirante attività di conservazione della Chiesa e alla passione di molti collezionisti. Ma il “sistema Buonconsiglio” comprende anche altri manieri trentini, ovvero Beseno, Thun, Stenico e Caldes.

Proprio quest’ultimo - Castel Caldes - dal 7 giugno al 3 novembre ospiterà una mostra della “Collezione Cavallini Sgarbi”, una settantina di opere tra dipinti e sculture che vanno dal Quattrocento a metà Ottocento con capolavori di Guercino, Lotto, Artemisia Gentileschi, Cagnacci. La mostra racconta la storia della vera e propria una impresa culturale della famiglia ferrarese Cavallini Sgarbi che ha dedicato all’arte tutta una vita.

Dal 15 giugno fino al 27 ottobre Castel Thun ospiterà invece la mostra “A la mode française. Stile, modelli e modiste per le contesse Thun” curata da Emanuela Rollandini. Il focus della mostra si concentra su quel particolare settore della biblioteca Thun dedicato alle riviste di moda illustrate del XIX secolo. Strumenti di grande successo per la diffusione e divulgazione del gusto, offrivano un dettagliato e articolato panorama dell’eleganza femminile, che guardava a Parigi come centro dell’haute couture. E ancora: dal 28 giugno Castel Stenico ospiterà la mostra oggi in sala Marangonerie al Buonconsiglio ovvero “Colori fluttuanti. La carta marmorizzata tra Oriente e Occidente” curata da Lorenzo Pontalti.

Le figlie di Ferdinando.

Tornando al Buonconsiglio, da segnalare che dal 29 novembre sarà proposta la mostra “Principesse. Jakob Seisenegger ritrae le figlie di Ferdinando d’Asburgo” curata da Lia Camerlengo. Elisabetta, Anna, Maria, Maddalena, Caterina: sono le cinque figlie di Ferdinando d’Asburgo re dei Romani e futuro imperatore. Le ritrae nel 1534 l’illustre artista di corte Jakob Seisenegger. La maggiore ha otto anni, uno appena la più piccola. Avvolte in abiti elegantissimi, giocano ignare del loro prossimo destino. Il grande dipinto faceva parte di una fastosa serie di ritratti della famiglia asburgica, destinati a decorare l’appartamento privato del principe vescovo di Trento Bernardo Cles. Del pregevole insieme rimane oggi solo questa tavola, tornata, dopo un lungo restauro, curato dalla Soprintendenza per i beni culturali di Trento, alla sua antica dimora, il Castello del Buonconsiglio. L’esposizione, che celebra la restituzione al pubblico dell’importante dipinto, è una preziosa occasione per indagare la storia delle piccole principesse, nel gioco politico delle dinastie europee, per approfondire il ruolo del principato trentino nello scacchiere internazionale e per riscoprire un pittore insigne, che fu contemporaneo e concorrente di Tiziano.













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