ROVERETO. Si affaccia sul nuovo anno con un calendario pieno di iniziative e progetti il CID - Centro Internazionale della Danza di Rovereto, che ieri ha presentato alla stampa le iniziative legate alla formazione ma anche quelle a sostegno dei coreografi e delle compagnie nazionali e internazionali, che ruotano attorno al prossimo Festival Oriente Occidente, che al CID trova sede. Tre sono le assi portanti dell’attività del CID: formazione, produzione e promozione. Su questo assioma nel 2019 a Rovereto porterà molti grandi nomi della danza, nella doppia natura quale luogo di perfezionamento per i giovani danzatori, ma anche quale residenza artistica per compagnie in uno scambio di crescita ma anche affermandosi quale punto di riferimento per operatori del settore.

Sempre più internazionale il CID assieme al Festival Oriente Occidente è sempre più coinvolto di svariati progetti europei. A tal riguardo si ricordano le partnership internazionali (per esempio con British Council - Regno Unito, Onassis Cultural Centre - Grecia, Holland Dance Festival – Olanda, Spinn - Svezia) e il prossimo obiettivo è l'accesso a EDN - European Dancehouse Network, una rete di collaborazione che riunisce le principali “case della danza” in tutta Europa per la promozione dell'arte della danza oltre i propri confini nazionali.

Proseguono per il 2019 le residenze artistiche: sono molte, da segnalare il ritorno a Rovereto di Marcos Morau, sull’onda del riconoscimento ricevuto con il Premio Danza&Danza con Paranoia, spettacolo coprodotto con il Festival Oriente Occidente, dove nel 2018 ha debuttato. Morau sarà artista associato per il biennio 2019/2010 accanto ai coreografi Pietro Marullo, David Valrosso, Luna Cenere. Sostegno alle produzioni di Aterballetto e Claudio Bernardo che porterà a Rovereto la prima stesura del progetto “Le Troiane”. Importante ruolo nel perfezionamento quello rivolto ai giovani con la proposta di Alta Formazione del CID che ospita il 9 e 10 febbraio Elie Tass, danzatore e performer del coreografo Alain Platel. Sempre a febbraio, il 23 e 24 invece Vittoria De Ferrrari Sapetto, danzatrice brasiliana che ha lavorato con coreografi come Jan Fabre, Akram Khan, Romeo Castellucci, Davis Freeman, Virgilio Sieni, guiderà i partecipanti al suo laboratorio attraverso il processo creativo del coreografo Sidi Larbi Cherkaoui, attraverso tecniche del corpo, physical theater e improvvisazione guidata. A marzo il 9 e 10, German Jauregui, coreografo, danzatore e pedagogo, introduce in alcuni passaggi coreografici della compagnia belga Ultima Vez di Wim Vandekeybus. Per la declinazione teatrale del workshop, lo stesso è aperto anche agli attori interessati. Danza contemporanea quella il coreografo Mauro Astolfi fondatore della compagnia Spellbound Contemporary Ballet, al CID il 23 e 24 marzo. Infina sempre a marzo sarà ospite del CID Ariel Freedman, danzatrice e coreografa membro della Roy Assaf Company in un lavoro di condivisione del vocabolario coreografico di Roy Assaf. Ad aprile, fra gli appuntamenti a Rovereto, citiamo la spagnola Marina Mascarell, Frey Faust con il suo approccio di insegnamento Axis Syllabus, sistema di principi codificato per danzatori, atleti, fisioterapisti sul movimento sano efficiente e in armonia e ancora Silvia Gribaudi. Completano le proposte i workshop di maggio con Michele Merola direttore della MM Contemporary Dance Company mentre un focus sulla danza africana sarà proposto da Germaine Acogny. Tre appuntamenti mensili con Francesca Manfrini dal titolo “Io, tu, loro” completano l’offerta formativa al CID in un percorso di incontri legati a tre aspetti della danza contemporanea, oltre all’importante progetto di collaborazione con Inequilibrio Festival di Castiglioncello e un percorso nella drammaturgia contemporanea.(k.c.)

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