FRESCHI DI STAMPA»UN MONDO DI PAROLE E IMMAGINI

di Carlo Martinelli Che l’ investigatore con la pipa avesse lasciato traccia nella sua fervida ed immaginifica mente, lo si era capito già nel 2012, quando le edizioni NPE hanno pubblicato il saggio...


di Carlo Martinelli


di Carlo Martinelli

Che l’ investigatore con la pipa avesse lasciato traccia nella sua fervida ed immaginifica mente, lo si era capito già nel 2012, quando le edizioni NPE hanno pubblicato il saggio“Dylan Dog e Sherlock Holmes: indagare l’ incubo”. Un’ analisi del Dylan Dog di Tiziano Sclavi accompagnata da un’ intervista al creatore dell’ indagatore dell’ incubo: libro che nella cerchia degli studiosi del fumetto non è certo passato inosservato e premiato, pochi mesi fa, dalla ristampa per la seconda edizione. Ma l’enciclopedico Luigi Siviero, trentino, classe 1977, laurea in giurisprudenza, non è da tipo da star fermo. Autore di racconti, poesie e articoli in varie riviste, l’ anno scorso vincitore del Premio Fogazzaro nella sezione Microletteratura - premio speciale umorismo, si interessa da sempre di fumetti (e ne è anche autore).

«Nel lontano passato ho curato un paio di blog di informazione sui fumetti quando il vocabolo “blog” era ancora praticamente sconosciuto in Italia», sottolinea. Ma è alla critica e alla storia del fumetto che il nostro ha deciso di rivolgere le sue documentate attenzioni. Dopo il volume di Dylan Dog - siamo nel 2013 - eccolo pubblicare il saggio “Dall’ 11 settembre a Barack Obama. La storia contemporanea nei fumetti”, (edizioni NPE), altra monumentale ricerca dedicata ai fumetti che hanno come temi gli attentati terroristici dell’ 11 settembre 2001 e la Guerra al Terrore.

Adesso, affronta di nuovo il personaggio nato dalla penna di sir Arthur Conan Doyle. Siviero lo viviseziona - il termine non appaia eccessivo, il suo saggio è un viaggio vertiginoso - nel rapporto con le strisce, appunto. Non si può non provare una sorta di stordimento nell’ affrontare le 255 pagine - per non dire delle 34 di bibliografia, curiosamente senza numerazione - di “Sherlock Holmes. L’avventura nei fumetti” (Prospettiva globale edizioni, 13 euro). Così la racconta l’autore, così lo propone l’editore.

«Un viaggio nel mondo sterminato e labirintico di parole e immagini nel quale Sherlock Holmes ha vissuto per più di un secolo. Dalle strisce classiche di Chester Gould e Elzie C. Segar alla British Invasion di Alan Moore, dalla nascita dei comic book all'invenzione delle graphic novel, dai Peanuts di Charles M. Schulz alle avventure dei supereroi della Marvel e della DC Comics, da Dylan Dog a Detective Conan, Sherlock Holmes è stato una presenza pressoché costante nel fumetto americano e mondiale. Questo libro non è solo un’ appassionante ricostruzione dell’ utilizzo della figura di Sherlock Holmes nei fumetti da una prospettiva storica, ma anche uno strumento per addentrarsi in importanti questioni fumettistiche e extra-fumettistiche. Cosa sono le graphic novel? Quali caratteristiche ebbe la British Invasion? Che tipi di fumetti venivano pubblicati nei comic book delle origini prima che gli editori americani adottassero il Comics Code? Analizzando questi fenomeni dall’ angolazione di Sherlock Holmes si ottengono risposte fresche e interessanti. Prendere in considerazione le centinaia di apparizioni di Sherlock Holmes in maniera così capillare ed esaustiva permette anche di osservare da un punto di vista privilegiato i meccanismi della produzione culturale, la dicotomia fra originalità e imitazione e la diffusione di idee e stili».

Centinaia di illustrazioni accompagnano un testo preciso, puntuale, curioso: dove il bibliofilo a volte - ed è un complimento, sia chiaro - sembra essere tentato da una sorta di bibliofollia. La navigazione attraverso i dodici capitoli parte dalla biografia di Sir Arthur Conan Doyle, passa attraverso le origini di Sherlock Holmes, la religione e lo spiritismo, le filosofie del detective, il suo metodo impossibile, l’abduzione nel sistema dei sillogismi per approdare a come Sherlock Holmes sia stato “usato” nei fumetti. Dalle “Avventure di Chubblock Homes, Detective”, il primo fumetto derivato da Sherlock Holmes alla presenza nelle tavole domenicali di “Topolino”, dalle storie criminose nei comic book degli anni Cinquanta alle parodie moderne, dai fumetti disneyani prodotti in Italia ai fumetti statunitensi e britannici moderni per finire (dopo migliaia di nomi, di testate, di date) a Sherlock Holmes nei fumetti italiani (e in quelli di Belgio, Francia, Giappone, Spagna...).

L’indagine di Siviero - ci si poteva attendere qualcosa di diverso in presenza del mito assoluto degli investigatori? - è di notevole spessore. La sua pagina facebook “House of Mystery” è d’altronde una fucina di immagini, notizie e talvolta provocazioni corrosive. No, non può esserci un dottor Watson a dire “elementare, Siviero”. Perché il suo viaggio nel labirinto dei fumetto sherlockiani è tutto tranne che elementare. Dunque, giù il cappello. Anzi, giù il deerstalker, direbbe Holmes, scoprendosi la testa.

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