Collepietra, “...in blues” con Corey Harris e Morbioli-Pandolfi 

Il 27 e 28 aprile ottava (mini)edizione del Festival  Il musicista americano protagonista anche con Scorsese


di Daniela Mimmi


COLLEPIETRA. Ascoltare un bel concerto blues quasi come se fosse in un salotto con pochi e scelti amici. Questa l’idea venuta a Erwin “Peppi” Schroffenegger, ex presidente dell’associazione Steinegg Live, otto anni fa, quando inventò “...in blues”, concerti blues da seguire sul palco, accanto ai musicisti, insieme a soli altri 65 spettatori. La formula ha funzionato talmente bene che la tradizione prosegue, per l’ottavo anno. La nuova edizione di “...in blues” sarà ospitata venerdì 27 e sabato 28 aprile nella Casa della Cultura di Collepietra, e sul palco si alterneranno il musicista americano Corey Harris, la prima sera, e il duo Roberto Morbioli & Marco Pandolfi la seconda. Corey Harris è diventato famoso in tutto il mondo come protagonista nel film “Mississippi to Mali”, nella serie “The Blues” di Martin Scorsese, dove esplorava il Delta accompagnato da musicisti assai differenti tra loro come Sam Carr e Johnny Shines, Keb Mo’, Willie King e Taj Mahal. Guidato da Scorsese, Harris ha poi attraversato l’oceano per cercare in Mali i legami tra il Blues e la musica Africana, prendendo ad esempio gl’insegnamenti del compianto Otha Turner. Il suo Blues è comunque colto, rimanda all’Africa, al Delta, ma anche agli odori forti di New Orleans. Nato a Denver, Colorado, Corey Harris, suona la chitarra, la tromba e il basso tuba. La sua carriera inizia nel 1994, quando il produttore Larry Hoffman lo porta in studio per registrare Between Midnight and Day, accolto con entusiasmo dalla critica che lo accosta a Robert Johnson, Lightnin’Hopkins e Howlin’ Wolf. Il successo è enorme ed i tour in Usa ed Europa si susseguono fino a portarlo per una serie di concerti anche in Giappone. Sabato 28 aprile è la volta del duo The Blues & Soul Brothers, ovvero Roberto Morbioli alle chitarre e Marco Pandolfi alle chitarre e arpa. Roberto Morbioli, veronese, ha inciso il suo primo album,”From Madagascar To Chicago”, con la Tao Ravao Blues Band nel 1987, e due anni dopo è entrato a far parte della “Rudy’s Blues Band” diventando il bassista di Rudy Rotta. Con lui ha pubblicato due album e ha girato tutti gli States e l’Europa, fino ad approdare anche al Festival di Sanremo. Nel 1991 ha fondato la sua band, Morblues, nato dal suo nome e la sua passione per il blues, che poi trasforma ancora in Morblues e si stabilisce definitivamente negli Stati Uniti. Nel 2016 ha fondato il Roberto Morbioli Trio, con cui, nel 2017, ha inciso l’album “From Scratch”. Roberto scrive, arrangia e registra tutti i suoi pezzi e il suo stile, da molti critici, è stato avvicinato a quello di Freddy King, Albert King, B.B. King, Albert Collins, T. Bone Walker, Steve Ray Vaughan e Eric Clapton, mentre la sua voce ricorda quella Sam Cook, O.V. Wright, Little Milton, Otis Redding, Robert Cray o Donny Hathaway. Marco Pandolfi è sulla scena blues da una ventina di anni e i suoi concerti e i suoi album sono appersi su riviste come Il Blues, Blues Revue, Soul Bag, Blues Britain Magazine. Per due volte ha partecipato all’ International Blues Challenge a Memphis. Tra le sue numerose collaborazioni ci sono quelle con Richard Ray Farrell, Paul Oscher, Bob Margolin, Harvey Brooks, Preston Hubbard, Bob Corritore, Willie King, Tom Walbank, David Lee Durham, Paul Cox, King Edward, Bill Howl-N-Madd Perry, Mickey Rogers, eccetera. Nel 2008 è stato l’unico musicista europeo invitato al Delta Groove All Star Blues Revue held at the Groundzero, a Clarksdale nel Mississippi, e special guest al Rocky Mountain Harp Blowdown a Denver, Colorado, nonchè al Way Of Blues Revue a Jackson, Mississippi. Ha inciso diversi album tra cui "Close The Bottle When You're Done" nel 2012, “Dog In This Hunt” nel 2014 e lo stesso anno un live registrato il concerto di Mantova.













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