“Bologna violenta” chiude la rassegna Day Off

Questa sera al Teatro Sanbàpolis l’appuntamento con il progetto firmato da Nicola Manzan



TRENTO. Conclude la rassegna Day Off, concerti di musica indipendente nazionale promossi dal Centro Sevizi Culturali Santa Chiara in collaborazione con Opera Universitaria che hanno trovato collocazione a Teatro Sanbàpolis presso lo studentato di San Bartolomeo, l’appuntamento di questa sera con il progetto di Nicola Manzan, la One Man Band che vive sotto il nome di Bologna Violenta. Ore 21, con l’ormai rodato appuntamento che vede il pubblico incontrare l’artista in una forma di incontro intervista fra palco e paltea, per poi scivolare dalle parole alla musica con il concerto, il pubblico a Sanbàpolis potrà gustare tutta la forza e l’espressività del cantautorato impegnato del giovane trevigiano polistrumentista che oltre al proprio progetto musicale ha prestato la sua professionalità in studio e dal vivo a molte realtà del panorama musicale italiano ed internazionale. Bologna Violenta, il progetto musicale, nasce nel 2005 con un Ep d’esordio a cui segue il primo album omonimo nel 2006 che si ispira ai film polizieschi anni settanta “un disco votato alla violenza sonora e al nichilismo musicale di stampo cybergrind” . Nel 2010 viene pubblicato il secondo album, intitolato Il nuovissimo mondo per Bar La Muerte. Questo disco fa segnare una prima notevole svolta nello stile musicale. L'album, Ispirato dai "mondo-movie", risulta pieno di citazioni (espresse attraverso dei dialoghi) che rimandano alle atmosfere ciniche dei suddetti "mondo-movie"; mentre sono presenti anche parti (Song blue) in cui si fa accenno alla melodia Ne segue un tour con date non solo in Italia, ma anche all'estero. Il 27 gennaio 2012 viene pubblicato per Wallace Records e Dischi Bervisti e distribuito da Audioglobe, il terzo album in studio, Utopie e piccole soddisfazioni. Il disco è caratterizzato da un background completo che spazia dal noise puro alla musica classica. Alcuni pezzi sono cantati: le voci sono di J. Randall degli Agoraphobic Nosebleed e di Aimone Romizi dei Fast Animals and Slow Kids. Il 24 febbraio 2014 pubblica il concept album Uno bianca, incentrato sui crimini commessi dalla banda della Uno bianca: ogni traccia ripercorre 27 episodi della storia criminale del gruppo attivo a Bologna e dintorni dal 1987 al 1994. A distanza di un anno torna infine con un nuovo lavoro che segna un sostanziale cambiamento, la voglia di tornare a fare musica per la gioia delle orecchie altrui realizzata nelle sue forme più estreme, ma allo stesso tempo ispirata ai grandi classici del passato Nascere Sinfonia n. 1 in Fa-stidio Maggiore op. 35, una raccolta di quattro pezzi scritti da Nicola Manzan con la collaborazione di Alessandro Vagnoni ,batterista e produttore di Dark Lunacy ed Infernal Poetry,, che porta a linee di batteria scritte e registrate che rende i pezzi, se possibile, ancora più estremi. Completa il tutto la partecipazione di Marco Coslovich (The Secret) che ha scritto e registrato le parti vocali di Allegro per modo di dire. Il progetto dunque ha un nuovo inizio in cui la componente umana comincia a farsi largo tra la tecnologia e le macchine, con risultati di gran lunga più devastanti dei precedenti. (k.c.)













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