«Volevi un sorriso ma abbiamo lacrime» 

Mezzano: grande commozione per l’addio a Chiara Zanetel, giovane mamma strappata alla vita dalla malattia a 43 anni


di MariaCristina Bettega


MEZZANO. Folla commossa ieri nella chiesa parrocchiale di San Giorgio a Mezzano per i funerali di Chiara Zanetel, la giovane mamma di 43 anni, che un male subdolo ha strappato sabato scorso all’affetto della sua amata famiglia.

Chiara, come una vera guerriera ha combattuto fino all’ultimo contro la malattia, tanti i messaggi di cordoglio arrivati alla sua famiglia tramite i social. «È inaccettabile che la vita ti abbia portata via così, voglio ricordati come quella bambina che giocava a Siror con le coetanee, spensierata e piena di vita», scrive Claudia. «Rimarrà impresso nel nostro cuore il tuo dolce sorriso», replica Deborah. Sulla pagina Facebook di Chiara campeggia una frase da lei stessa pubblicata, che racchiude in sé tutta la sua forza e voglia di vivere: «Ama la vita perché è l’unico regalo che non riceverai due volte».

«Chiara ci ha chiesto di arrivare al suo funerale con il sorriso sulle labbra, ora mascherato dalle nostre lacrime di dolore - ha ricordato don Nicola Belli durante l’omelia -. Chiara ha fatto della sua malattia un continuo atto di amore, il suo male ha vinto sulla sua vita ma non sulla sua passione di viverla. Chiara sosteneva chi le stava vicino, era più preoccupata di chi rimaneva che di dover chiudere gli occhi per sempre». Molto significativo il ricordo della giovane mamma da parte di don Nicola tratto dal romanzo di Alessandro D’Avenia “Bianca come il latte, Rossa come il sangue”: «Caro Dio anche se mi sento così debole voglio dirti che non ho paura, perché sento che mi prenderai tra le tue braccia e mi cullerai come una bambina appena nata. Le medicine non mi hanno guarita ma io sono felice perché ho un segreto con te: quello di abbracciati e guardarti. Caro Dio, se mi tieni abbracciata la morte non mi fa paura». «Ciò che abbiamo amato di Chiara - ha concluso il parroco - non è fuggito via come un respiro veloce, a lei non è stata tolta la vita ma trasformata. Il suo sorriso non è mai stata una conquista ma la certezza che la vita è un viaggio straordinario».

Tanta la solidarietà da parte di amici, compagni di scuola e conoscenti al marito di Chiara, Gino, e ai figli; la classe 1975 colpita al cuore per la perdita di Chiara, in segno di vicinanza alla sua famiglia ha attivato una raccolta fondi alla Cassa Rurale Dolomiti di Fassa, Primiero e Belluno sul conto corrente IT1210814035050K01017741903 intestato alla famiglia di Chiara Zanetel.













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