OSPEDALETTO

Viabilità in Valsugana le ricette venete di Zaia 

A Ospedaletto il governatore ha incontrato i candidati e gli esponenti locali della Lega Nord. «Per la SS47 abbiamo presentato un progetto da 100 milioni». Sabato c'era stato il blocco stradale (le foto)


di Marika Caumo


OSPEDALETTO. La Pedemontana veneta alle porte della Valsugana? A fine anno sarà pronto il primo tratto, entro il 2020 sarà conclusa. Parola del governatore Luca Zaia, che ieri dopo mezzogiorno ha fatto tappa al ristorante Al Mulino. Il tempo di ricevere il "canederlo d'oro" e di rispondere ad alcune domande su viabilità ed autonomia, poi un pranzo veloce con i candidati del centrodestra alle politiche di domenica Maurizio Fugatti, Elena Testor, Giulia Zanotelli, Diego Binelli, Stefania Segnana, Martina Loss. C'erano anche i consiglieri provinciali Walter Kaswalder, Claudio Cia e Giacomo Bezzi, sostenitori e simpatizzanti giunti anche dall'Alta Valsugana. Non poteva mancare l'ex senatore Erminio Boso, con cui c'è stato uno scambio di battute sulla militanza nel Carroccio. Il governatore veneto è stato protagonista anche di un divertente siparietto con i comici Franz e Bepi che gli hanno consegnato "Il canederlo d'oro" per il suo incarico come ministro dell'agricoltura, una sorta di "tapiro del nord" lo ha definito Zaia prima di declinare l'invito a fare lo jodler.

A Danilo Perin, consigliere leghista di Ospedaletto che chiedeva dei progetti veneti sulla strada della Valsugana, Zaia ha risposto di vedere una soluzione di continuità tra Veneto e Trentino: «Abbiamo un sistema viabilistico unico, quando percorro la Valsugana non guardo dove sono, è unica». L'idea per riqualificare la SS47, «pericolosa e molto trafficata», il Veneto ce l'ha. «Abbiamo presentato un progetto di oltre 100milioni di euro al governo, vogliamo creare una sorta di boulevard, un bel viale per i paesi della parte veneta, non è utopia». In tema di viabilità non si poteva non parlare del completamento a nord della Valdastico : «Se ne parla dalla notte dei tempi, se si completasse e si andasse ad innestarsi sul Brennero si creerebbe un nuovo valico e un itinerario europeo. Noi ci arriviamo al confine ma dovete uscire dallo stallo qui, la Provincia di Trento ha necessità impellente di decidere dove farla uscire. Valutate tutte le soluzioni, non solo Trento ma anche Rovereto, il punto d'arrivo pregiudica il tracciato e va trovato l'accordo con la popolazione. Abbiamo firmato un accordo a livello nazionale dove ci sono accordi precisi per Veneto e Provincia di Trento».

«Lo sbocco della Valdastico su Rovereto sud lo abbiamo proposto nel 2015, crediamo sia un'opzione da valutare e mettere sul campo», gli fa eco Fugatti. Sempre sulla viabilità, l'altro grande progetto veneto, la Pedemontana: 94 km di strada da Treviso nord a Montecchio, intersecando la A4, che interessa 36 comuni di Treviso e Vicenza, 16 caselli, un migliaio di lavoratori, 2 miliardi e 258milioni di euro di opere. «La più grande opera in cantiere oggi in Italia. Una parte è quasi conclusa, si tratta di 20-30 km nella parte del vicentino che a fine anno apriamo, poi ci resta il problema dell'intersezione con la A4. Cambierà il mondo, traffico arriva a Bassano magari con la Valdastico nord e intercetta la Pedemontana. La Pedemontana con la riqualificazione della Valsugana permette di arrivare come un razzo a Bassano", ha spiegato, ricordando che una volta terminata "Da qui a mezzora ci sarà il casello, per arrivare a Treviso impiegherete un'ora».

Nel primo pomeriggio Zaia ha visitato lo spaccio dell'azienda Crucolo a Scurelle.

 













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