la precisazione della provincia 

«Sulla catena alpina ci sono 100 branchi»

VALSUGANA. Lupi, la Provincia, anche a seguito della serata tenutasi a Ronchi la scorsa settimana, con gli interventi dell'assessore Michele Dallapiccola e del funzionario dottor Claudio Groff, fa...



VALSUGANA. Lupi, la Provincia, anche a seguito della serata tenutasi a Ronchi la scorsa settimana, con gli interventi dell'assessore Michele Dallapiccola e del funzionario dottor Claudio Groff, fa alcune precisazioni. Come riportato sul Trentino in merito ai numeri forniti nel corso della serata, nel 2016 il numero dei branchi di lupo rilevati dal monitoraggio era pari a 1 (branco della Lessinia) più una coppia in Val di Non (dati consultabili sul Rapporto Orso 2016, Appendice Lupo, scaricabile dalla pagina dedicata sul sito web Grandi Carnivori in Trentino). Nel 2017 il numero dei branchi è salito a 6 (Lessinia, Gruppo del Carega, Pasubio- Folgaria, Altopiano di Asiago, con frequentazioni anche della destra orografica della Valsugana, Val di Fiemme – Fassa, Val di Non), più una coppia (Valle di San Pellegrino – Paneveggio) ed un singolo individuo (valli di Peio e Rabbi). Tutti i dettagli sui dati raccolti nel 2017 dal Servizio foreste e fauna provinciale sono consultabili sul Rapporto Grandi Carnivori 2017. Dieci sono invece i branchi rilevati complessivamente nel 2017, in tutte le Alpi centro-orientali (anche fuori Italia). Inoltre, si precisa che i circa 100 branchi ad oggi stimati riguardano tutta la catena alpina e non le sole Alpi italiane, come riportato nel precedente articolo, in cui se ne contano meno della metà.

La Provincia di Trento ricorda inoltre che, come misura preventiva, tra le altre, mette a disposizione recinzioni elettrificate secondo due modalità, comodato d’uso gratuito e finanziamento. Il finanziamento è fino al 60%, se per opere rivolte alla tutela di bovini od equini e fino al 90% se per ovicaprini e apiari.

"Riguardo invece alla modifica delle abitudini in relazione alla presenza dei grandi carnivori in un territorio, al fine di ridurre il rischio di eventuali atteggiamenti aggressivi nei confronti dell’uomo, si precisa che esse riguardano sostanzialmente la coesistenza con l’orso (ed in particolare con le femmine accompagnate da piccoli dell’anno)" spiegano . Rimandando ai link utili delle pagine ufficiali della Provincia e del progetto Life Wolfalps, relativamente alla presenza e distribuzione di lupo e orso in Trentino, alla loro vera o presunta pericolosità e ai corretti comportamenti da mantenere in caso di incontro. (m.c.)













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