Il vecchio sindaco cacciato dal consiglio 

Castelnuovo, Dario Denicolò presente solo alla prima seduta nel 2015: la sua stessa lista ne aveva chiesto l’espulsione


di Marika Caumo


CASTELNUOVO. Un progetto per abbellire l'accesso sud del paese, un percorso pedonale sulla vecchia ferrovia e, perché no, una fermata della futura metropolitana di superficie. Ivano Lorenzin lavora, e spera, in grande. Tra grandi opere a lungo termine e piccole opere attuali, il sindaco di Castelnuovo martedì scorso in consiglio comunale ha anche affrontato l'"espulsione" del candidato sindaco Dario Denicolò. Lo stesso, infatti, dal maggio 2015 si è presentato in aula una sola volta, in occasione del primo consiglio. «Su richiesta del suo gruppo è stata avviata la procedura di decadenza dalla carica: dopo tre assenze ingiustificate infatti scatta in automatico la decadenza e la surroga», precisa Lorenzin. Ecco dunque che martedì sera l'assente Denicolò è stato sostituito dal primo dei non eletti nel gruppo di opposizione, Paolo Stevanin.

Parlando di opere pubbliche, l'obiettivo di Lorenzin è quello di abbellire e riqualificare l'accesso da sud del paese, quello relativo all'uscita (per chi proviene da Bassano) ed ingresso in SS47, vicino al centro. «Vogliamo rendere la vista meno grossolana e più piacevole. In tal senso abbiamo incaricato l'architetto Lanfranco Fietta. Dalla piazza del paese andando verso Trento, quelle spallette di calcestruzzo su entrambi i lati sono veramente brutte. Puntiamo a rivestirle ed abbellirle», precisa. Si tratta delle spallette di un vecchio ponte sopra cui passava il treno, prima che la linea venisse spostata una decina di metri più a sud. E qui parte il grande progetto che il sindaco vorrebbe realizzare. Sopra al ponte c'è ancora la sede delle rotaie, un vecchio pezzo di ferrovia che dalla Malerba porta circa al negozio Casamarket. «Vorremmo realizzare un percorso pedonale che occupa la vecchia sede dal sottopasso dismesso della ferrovia verso Borgo (ex segheria Longo) fino alla nostra vecchia stazione circa. A completamento dell’opera una fermata del treno e il collegamento con il parcheggio del mercato - spiega il sindaco -. Sarà dura trattare con la ferrovia, per i permessi e l'acquisto dei terreni, e con la Provincia, per la fermata del treno. La nostra speranza per la fermata è, infatti, che la Provincia in un prossimo futuro realizzi la metropolitana di superficie, magari con il collegamento di Feltre».

Lorenzin non si ferma qui, ha altri progetti in testa: «Vorremmo prolungare il nuovo marciapiede che arriva al Brenta fino al parcheggio del mercato, passando sotto la superstrada e la ferrovia, e collegare il paese con il parco fluviale di Carzano».

Per quanto riguarda invece le opere a breve termine, partiranno i lavori di ripristino della pavimentazione del sagrato di accesso al cimitero ed è stata appaltata la prima parte del progetto del piazzale e tendone delle feste in viale Venezia: si tratta della costruzione della casetta che ospiterà cucina e deposito. Una volta terminata si procederà con i lavori alla platea di calcestruzzo e sottoservizi. Infine, più avanti, l’acquisto della tensostruttura di circa 500 mq. «In programma anche l'acquisto di una colonnina per la ricarica delle auto elettriche e l'ampliamento del magazzino comunale», aggiunge Lorenzin.

Infine un progetto veramente originale. «Nel nuovo parco comunale, adiacente il bicigrill, ci piacerebbe che ogni coppia di nuovi sposi, a ricordo del loro matrimonio, piantasse una pianta a loro scelta. Alla base il Comune offrirà una targa in acciaio riportante i loro nomi e la data», conclude il sindaco.













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