I 12 futuri manager dell’ospitalità
A Roncegno, valutati da professionisti, hanno presentato la loro esperienza
RONCEGNO. Un percorso formativo d'eccellenza. L’alta formazione professionale nel management turistico e dell'ospitalità da qualche anno ha preso casa a Roncegno, arricchendosi sempre sotto la guida dell’Istituto alberghiero di Levico e Rovereto con il corso di alta formazione per Tecnici superiori per il management dell’ospitalità. Un percorso para-universitario di due anni, rivolto a studenti che ambiscono a lavorare a livello dirigenziale in strutture ricettive.
Dodici i ragazzi del biennio 2017-2018, reduci da quattro mesi di praticantato in Italia e all’estero, che ieri hanno presentato la loro esperienza e sono stati valutati da docenti e professionisti del campo, tra i quali Riccardo Postai, Alessandra Ciceri, Aldo Dallefratte e Vincenzo Circosta, presidente del Rotary Club Valsugana. «Per loro è il secondo praticantato, ora sono al termine del terzo trimestre e stanno entrando nel quarto, quello più impegnativo», spiega Aldo Dallefratte, coordinatore didattico. Prima del termine del primo anno infatti mancano 300 ore di teoria in aula su promocomunicazione, marketing, back office, preparazione di pacchetti turistici e infine il terzo tirocinio.
Non solo l’impegno sui libri, ma anche quello pratico a Roncegno nell’albergo didattico di Villa Waiz: a maggio arriva la scuola alberghiera di Bellinzona, dal 23 aprile c’è Hospitalia e, partita da poco la prestigiosa scuola alberghiera di Stresa, arriverà la Carlo Porta. «Un percorso ed una scuola che non ha nulla da invidiare a Stresa e voi ragazzi siete gli ambasciatori all’esterno di questo splendido progetto, dando l’opportunità di farlo conoscere», ha sottolineato il sindaco di Roncegno Mirko Montibeller. (m.c.)