«Frazioni tutte uguali per noi» 

La replica. Il sindaco di Castel Ivano, Alberto Vesco, risponde al gruppo di opposizione “Dipende da noi” che accusava  l’amministrazione di operare privilegiando qualche paese. «L’impegno è lavorare per tutto il territorio senza usare bilancini»


Fabio Franceschini


Castel ivano. Il sindaco di Castel Ivano Alberto Vesco risponde deciso alle parole con cui nei giorni scorsi il gruppo consiliare “Dipende da noi” aveva accusato la maggioranza di un’attenzione particolare verso alcune frazioni a discapito di altre.

«Primo, ripetere all’infinito una cosa falsa non la fa diventare vera. Secondo, la visione del paese che abbiamo noi, e non fra cinque o dieci anni ma oggi, è quella di lavorare per tutto il territorio e per tutti i cittadini senza bilancini fra frazioni. Chi vede in questo una colpa – prosegue – forse vuole solo alimentare contrapposizioni e divisioni ingiustificate per altri interessi. Lavoriamo sulla base di un patto con i cittadini rappresentato dal programma elettorale. Quello, prima ancora di una visione, rappresenta un impegno che intendiamo rispettare».

Interventi già programmati

«Si parla di Spera – puntualizza il sindaco – ma a puro titolo di cronaca ricordo che l’allargamento di via Cenone, il rifacimento dell’acquedotto, i percorsi ciclopedonali, Primalunetta, l’acquedotto di Rava, sono tutti interventi programmati e finanziati prima della fusione. Non portarli a termine per evitare le critiche dell’opposizione pare del tutto incomprensibile».

Tanti appalti negli ultimi 2 anni

Anche perché, come ricorda lo stesso Vesco, l’elenco dei progetti e dei lavori appaltati e seguiti su tutto Castel Ivano in soli due anni è davvero imponente: la ristrutturazione della palestra delle scuole medie, la nuova caserma dei vigili del fuoco di Strigno (ormai prossima la manutenzione straordinaria di quella di Villa e Agnedo), il nuovo parco giochi di Strigno con i giochi che saranno posati in primavera, il nuovo ponte sul Rio Lusumina, un piano asfalti per l’intero territorio comunale oltre all’efficientamento energetico dell’illuminazione pubblica (ci si riferisce sia a quello già realizzato che al corposo progetto che interesserà nei prossimi mesi Villa e Agnedo, Ivano Fracena, Strigno e la Sp 78 da Barricata fino a Tomaselli).

Lavori iniziati

L’avvio della Centrale del Chieppena con la pulizia dell’alveo, il sagrato della chiesa, il campo da calcetto in sintetico a Ivano Fracena, il fondo del paesaggio, le strade forestali di Regaise, Primalunetta, Tizzon e delle Ravazene, le potature dei castagni, ma anche il recupero dei pascoli con fondi europei. E poi: la condotta dal sottopasso della ferrovia alla roggia di Scurelle, il collegamento della ciclabile della Valsugana con la Stazione della ferrovia, l’acquedotto e arredo urbano a Tomaselli, la palestra di arrampicata e il parcheggio ad Agnedo cui si sommano il nuovo campo da calcio in sintetico e gli spogliatoi sempre ad Agnedo. Ci sono poi il recupero dei percorsi ciclopedonali tra gli abitati comprese le scalette che da via San Vito portano a Tomaselli, il collegamento della ciclabile con il Tesino, il finanziamento di un importante intervento di arredo urbano e messa in sicurezza del centro di Strigno nell’area della chiesa oltre ad un protocollo con la Provincia per la costruzione del marciapiede lungo la provinciale 78 da Villa a Strigno e la realizzazione della rotatoria alla Croseta. A tutto questo vanno aggiunti gli interventi urgenti a seguito del maltempo di fine ottobre, per oltre 1,5 milioni di euro.

Problemi ereditati

«Alcune puntualizzazioni sono inoltre necessarie – chiosa Vesco – in primis la bonifica di Oltrebrenta. È partita male, come ammesso dallo stesso gruppo di minoranza, ben prima della nostra amministrazione. Noi abbiamo ereditato questa situazione e stiamo cercando di risolverla. Sulla casa di riposo c’è una proposta condivisa con la minoranza che tiene conto delle richiesta della struttura, del Comune e di un protocollo d’intesa con la Provincia. Stiamo dialogando, anche se ai sopralluoghi e alle riunioni qualche membro della minoranza non ha voluto partecipare. In merito all’acquedotto sul Lefre, verificata la fattibilità e la disponibilità d’acqua da parte di Pieve e Cinte Tesino potremo procedere con un progetto esecutivo, ma non stiamo certo discutendo di un problema sorto negli ultimi due anni».













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