Distretti famiglia tra servizi offerti e calo delle nascite

Castel ivano . L'antico maniero di Castel Ivano ha fatto da cornice ieri mattina alla prima edizione della Conferenza provinciale dei Coordinatori e dei Referenti dei Distretti Family attivati sul...


Marika Caumo


Castel ivano . L'antico maniero di Castel Ivano ha fatto da cornice ieri mattina alla prima edizione della Conferenza provinciale dei Coordinatori e dei Referenti dei Distretti Family attivati sul territorio provinciale. Un’occasione di confronto, di formazione, di scambio di buone prassi per l’implementazione e lo sviluppo dei distretti che in Trentino, come ricordato dal dirigente dell'Agenzia per la Famiglia Luciano Malfer, sono 19 e coprono quasi tutto il territorio provinciale. Unica comunità non coperta è quella della Val di Fassa mentre le Giudicarie, anche per la loro estensione e conformazione, ne hanno ben tre.

Punto di partenza

Il Distretto Family Valsugana e Tesino, ha spiegato la vicepresidente della Comunità (ente capofila, subentrato a Roncegno negli anni scorsi) Giuliana Gilli, è nato nel 2011 con 24 adesioni arrivando oggi a quota 109: tutti i Comuni sono partner e 16 di loro hanno il marchio Family in Trentino. Tra questi il paese ospitante di Castel Ivano (nato dalla fusione di quattro Comuni), che proprio ieri ha ricevuto il marchio, consegnato al sindaco Alberto Vesco e all'assessore Jennifer Bressanini.

Le nascite in Trentino

A dare il benvenuto Ivana Staudacher, proprietaria con il fratello del castello, con l'assessore provinciale Stefania Segnana che ha puntato l'attenzione sulla denatalità. Negli ultimi anni oltre 50 comuni trentini sui 170 totali hanno meno di sei nati l'anno. I dati relativi al periodo 2005-2017 mostrano che le uniche due Comunità ad avere un trend di natalità positivo sono Rotaliana e Cembra. Tutte le altre sono "in rosso", con gli Altipiani Cimbri che registrano un calo di nascite del 70%. Un problema globale, che riguarda Italia, Europa ed altri continenti con il Trentino che, nonostante il continuo calo di bebè, è la regione con il tasso di natalità più alto d'Italia. Ma ovviamente ciò non basta e l'assessore Segnana ha ricordato come «stiamo puntando sulle politiche territoriali, sugli incentivi alle famiglie e stiamo sviluppando un piano territoriale della famiglia. Abbiamo un progetto su Luserna. Dobbiamo dare risposte a breve, cercando di trovare soluzioni, di far rimanere sul territorio le famiglie. Certo i miracoli non li facciamo».

La giornata è proseguita con l'illustrazione delle linee guida dei Distretti famiglia, lo stato dell’arte e le prospettive di lavoro in merito agli strumenti tecnico-operativi che ci sono e che saranno attivati. Quindi la discussione finale.













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