Dalledonne caccia Stroppa dalla giunta 

Borgo, gli ritira le deleghe al culmine delle polemiche scoppiate dopo l’adesione dell’ormai ex assessore ad Agire di Cia


di Marika Caumo


BORGO. Rinaldo Stroppa non è più assessore di Borgo. Il sindaco Fabio Dalledonne ha provveduto ieri a revocare la nomina e di conseguenza togliere tutte le deleghe (una era già stata tolta lo scorso ottobre) al consigliere di Borgo Domani, assegnandole al presidente del consiglio Emanuele Deanesi. «Bullismo politico, valutiamo l'impugnazione dell'atto al Tar», annuncia Claudio Cia di Agire per il Trentino, mentre Dalledonne per ora preferisce non commentare.

Un provvedimento succinto che, alla luce di quanto avvenuto nelle ultime settimane, non sorprende. La rottura tra Stroppa e la maggioranza parte con l'uscita di un documento di maggioranza che annunciava la candidatura di Dalledonne alle provinciali del 2018 con Civica Trentina, l'impegno della coalizione a sostenere il vice Enrico Galvan nella fase di transizione e alle successive elezioni comunali, oltre alle dimissioni di Stroppa. Una rottura che non è più stata sanata e che ha portato nei mesi scorsi alla candidatura di Stroppa in Agire e al comunicato diffuso dai due gruppi di maggioranza, Borgo Olle Bene Comune e Borgo Domani in cui si ribadisce il pieno sostegno al sindaco Fabio Dalledonne alle prossime provinciali e la presa di distanza da chi non appoggia questa linea. Nei giorni scorsi Agire aveva fatto quadrato attorno a Stroppa, sostenendolo ed attaccando l'amministrazione di Borgo in conferenza stampa. Così, venerdì, quando il sindaco ha trovato sotto la porta dell'ufficio lo strano volantino firmato da Stroppa (smentito dal diretto interessato, che ha presentato denuncia verso ignoti) , ha paventato l'intenzione di ritirare le deleghe.

«Come previsto dalla legge comunicherò la decisione al prossimo consiglio comunale. Si tratta di un atto formale nelle mie facoltà e ho ritenuto necessario farlo- spiega il sindaco Dalledonne -. Si tratta di un documento riservato che è stato notificato solo all'interessato e al consigliere Deanesi che assumerà le deleghe. Non c'è nessun comunicato ufficiale da parte mia ma mi riserverò di intervenire qualora ci saranno delle repliche».

Repliche che ovviamente ci sono state, così come è stato diffuso il documento che di fatto esclude Stroppa dalla giunta. Lo fa Claudio Cia, che in una nota non va per il sottile ed accusa la maggioranza di "Bullismo politico" verso Stroppa.

«Alla fine è successo, Rinaldo Stroppa è stato cacciato dalla giunta. Dopo le riunioni e i documenti carbonari che già nell'ottobre 2017 mettevano sul piatto le dimissioni dell'assessore, il sindaco di Borgo ha utilizzato prontamente il pretesto di un volantino fasullo che è stato attribuito all'ex assessore Stroppa», spiega Cia. Che ricorda come ne esista un'unica copia (nelle mani del Sindaco) e non appartenga al movimento «mentre risulta evidentemente riconducibile allo stile di impaginazione già utilizzato sul territorio comunale per iniziative di altra formazione politica», attacca.

Dubbi anche su correttezza e legittimità del documento. «Il potere di revoca degli assessori comunali, pur lasciando ampia discrezionalità al sindaco, non può certo essere esercitato arbitrariamente, ma deve essere motivato, per il fatto che tale potere deve essere rivolto a conseguire gli interessi della comunità locale, e non interessi personali», spiega Cia, citando provvedimenti del Consiglio di Stato e ritenendo che l'atto firmato da Dalledonne sia «privo di alcuna motivazione, potrebbe essere ritenuto illegittimo, considerando anche che l'assessore Stroppa ha sempre mantenuto fede al programma politico-amministrativo presentato ai cittadini di Borgo». Per questo Agire per il Trentino si riserva di ricorrere al Tar di Trento e nelle sedi opportune. «Considerato che il carrierismo di certi politici e la candidatura di Stroppa con Agire non possono essere considerate motivazioni valide per cacciare un assessore, che probabilmente ha l'unica colpa di essere troppo presente sul territorio, e quindi potrebbe fare ombra a qualcuno- conclude Cia -. Resterà da capire a questo punto come la formazione politica del sindaco di Borgo potrà sedersi al tavolo della coalizione di centrodestra insieme ad Agire».













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