Castel Pietra passa al Comune che ne farà attrazione turistica  

Ceduto in comodato. La famiglia Welsperg, proprietaria dello storico maniero, lo ha concesso all’amministrazione di Primiero San Martino: sarà sistemato, messo in sicurezza e valorizzato


Mariacristina Bettega


Primiero san martino. Via libera della giunta del Comune di Primiero San Martino di Castrozza per l'accettazione della concessione in comodato gratuito per trent’anni dalla famiglia Welsperg dello storico complesso del “Castel Pietra”. Il maniero, ormai ridotto in ruderi, che domina dall'alto la valle del Primiero è di proprietà di Georg Siegmund Thun Hohenstein Welsperg. Il Comune intende utilizzare l’immobile, dopo i necessari interventi di limitazione del degrado e di messa in sicurezza della via di accesso, per fini di promozione e valorizzazione storico-culturale dello stesso e del territorio avvalendosi anche della collaborazione del Comitato storico rievocativo di Primiero.

Maniero del 13° secolo

Il “Castel Pietra” rappresenta per il territorio comunale un simbolo dall’alto valore storico e artistico - monumentale. L'amministrazione intende riqualificare l’edificio e l’area circostante attraverso la diffusione dell’informazione, della conoscenza, della storia con la promozione e l’organizzazione di iniziative. Indicato anticamente come Castrum Petrae, la leggenda lo fa risalire all'epoca di Attila, anche se più probabilmente il castello fu eretto sotto i vescovi di Feltre. Fu citato per la prima volta nel 1273. Nel 1401 passò ai Welsperg e divenne loro residenza estiva. Distrutto dai Veneziani nel 1511, fu in parte ricostruito nel1565, ma subì ancora incendi e devastazioni e nel 1675 venne definitivamente abbandonato. Nel 1865 una piena del torrente Canali erose parte della roccia su cui poggiava portando ad un ulteriore crollo. L'antico aspetto del castello può essere ricostruito solo tramite le rappresentazioni d'epoca: a pianta quadrangolare, si sviluppava probabilmente su due piani. Nella parte inferiore dimoravano i signori e vi si trovava una sala grande e una cappelletta privata intitolata a San Leonardo; sopra avevano sede alcuni opifici (un mulino, una segheria e una fucina) e i locali delle milizie.













Scuola & Ricerca

In primo piano