grigno 

Alla “Basso” ora i pasti sono gratis 

Accordo “Integrativo” firmato da Feneal Uil e azienda trevigiana



GRIGNO. Il mondo dell’edilizia in Trentino negli ultimi dieci anni ha dovuto confrontarsi con la crisi del settore tra chiusure, fallimenti e ristrutturazioni aziendali che hanno causato una perdita considerevole di addetti. Negli ultimi mesi alcuni dati registrano una timida inversione di tendenza, più sostenuta in alcune aziende del settore che - risorte letteralmente dalle ceneri con altri proprietari - stanno aumentando il proprio fatturato, tornando ad assumere. È questo il caso della Antonio Basso Trentino srl, controllata dalla Antonio Basso spa di Treviso, ditta specializzata nella progettazione e nella produzione di componenti strutturali prefabbricate in calcestruzzo. L’azienda, con il suo stabilimento nella zona industriale di Grigno, negli ultimi due anni, ha visto un importante aumento degli ordini e le prospettive per l’immediato futuro sembrano essere improntate allo sviluppo, con la volontà di tornare subito ad assumere.

Molti dei lavoratori oggi in forza ricordano i tempi bui dello stabilimento, quando nel 2012 la precedente Precompressi Valsugana spa aveva annunciato la volontà di chiudere i battenti, e il successivo taglio del personale nel 2013. Un periodo difficile, che sembra definitivamente passato. La Feneal Uil del Trentino, forte degli ottimi risultati economici degli ultimi anni, ha così chiesto l’apertura di un tavolo di confronto con la dirigenza per arrivare alla sottoscrizione di un accordo integrativo di secondo livello, nel tentativo di recuperare quanto perso a livello salariale negli anni della crisi della Precompressi Valsugana spa.

«Il confronto, sempre corretto e propositivo - sottolinea il sindacato -, ha portato le parti a sottoscrivere un primo importante accordo che, dal 1° settembre scorso, rende completamente a carico dell’azienda il servizio mensa, con riconoscimento, a chi non intende usufruirne, di un importo giornaliero di 4 euro, pari al valore netto non più sottratto ai lavoratori che consumano il pasto, così da evitare il costituirsi di situazioni di svantaggio in capo a coloro che non si avvantaggiano del servizio stesso. A conti fatti, un risparmio nelle tasche dei lavoratori di 700 euro. Inoltre, entro l’anno, si arriverà alla definizione di un contratto integrativo aziendale, con il riconoscimento di un premio di risultato nel 2019, che contribuirà ulteriormente a incrementare il reddito dei lavoratori, impegnanti nello stabilimento. Un risultato impensabile solo pochi mesi fa. In più, i proprietari trevigiani dichiarano di essere alla ricerca di operai edili e altre figure professionali per ampliare l’organico, non nascondendo le difficoltà a raccogliere candidature in zona».

«Siamo soddisfatti - conclude la Feneal Uil - per l’ottimo stato delle relazioni sindacali con l’Antonio Basso Trentino srl e auspichiamo che, quanto sta accadendo nell’azienda di Grigno, possa essere d’esempio per altre realtà industriali vicine dove il dialogo sindacale si è fatto di recente più difficile, nonostante i segnali di ripresa in atto». (m.c.)













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