LEVICO TERME. Tra le manifestazioni che fanno corona al Mercatino di Natale, è iniziata giovedì e si concluderà domani la decima edizione del simposio internazionale di scultura su legno “EncontrArte”. Renato Borsato di Padova, Renato Lunz di Pergine, Enver Rovere di Trento, Silvano Garollo di Barco di Levico e Andrea Dietre di Torcegno stanno lavorando alla realizzazione di altrettanti personaggi che andranno ad aggiungersi alla ormai trentina di figure che compongono il presepe a misura d’uomo voluto dal Consorzio Levico in Centro. Saranno quindi una capretta, due pastorelle, una contadina con anfora, e un cammello. La particolarità di questa edizione è proprio il legno: non più il larice delle volte scorse, ma dei tigli, provenienti dagli schianti nel Parco asburgico del 29 ottobre.

Cinque tigli ritroveranno continuità di esistenza nel bel presepe del Consorzio e con l’occasione fanno ritrovare vecchie storie di paese, dal sapore quasi leggendario, e dal profumo intenso del tiglio intagliato. Si racconta infatti di due custodi del Parco con lo stesso nome, Tullio, uno più permissivo e l’altro più intransigente riguardo all’osservanza delle regole del Parco imposte ai ragazzini di allora. Più di cinquant’anni fa vollero dedicare alla loro abbinata nominale un angolo del Parco piantando appunto dei tigli, che in dialetto suonano come “tuije”, quasi il femminile di Tullio. Proprio quei tigli che non sono stati risparmiati dalla tempesta e che ora sono modellati dalle motoseghe e rifiniti dagli scalpelli dei nostri cinque artisti del legno, disponibili mentre lavorano a rispondere alle domande dei passanti, poiché oggetto di formidabile attrattiva per le famiglie e i turisti che affollano le vie del centro cittadino in questi giorni di Avvento. Domani sera le opere saranno collocate assieme alle altre sotto la capanna allestita in piazza della Chiesa. (f.z.)