FOLGARIA. Rilanciare il territorio partendo da ciò che si ha e da ciò che si è. Questo l'obiettivo che si propone la Pro loco Nosellari-Oltresommo organizzando la "Giornata del Porro" che avrà luogo oggi nella sua prima edizione al campo sportivo di Nosellari. Si cerca di capire cosa possa essere attrattivo per il turista in una località, le terre di mezzo dell'Alpe Cimbra, lontane economicamente da Folgaria e Lavarone. Pare che la riscoperta delle tradizioni accompagnata ad un ambiente praticamente intatto, dove sono in voga antiche ricette e dove è possibile imbattersi in branchi di camosci a 30 metri dall'abitato, possano tracciare una via nuova di turismo soft direttamente collegato al territorio. Perché la giornata del porro? Da sempre i noselaroti sono denominati "Magna pori" perché proprio qui è nata una ricetta apprezzata come contorno prelibato denominata "el tonco de por". Si scioglie un pò di burro nel quale si fa appassire una discreta quantità di porri tagliati sottili, quindi si coprono di farina fino a cottura, contemporaneamente si devono insaporire con sale e pepe quanto basta. Ottimo contorno da consumare con polenta di patate e lucanica o salsiccia o spezzatino.

Per la verità il porro non è il piatto bandiera votato in un'affollata assemblea dei soci della pro loco, dove il primo posto fu aggiudicato al gnocco rosa, costituito da patate, rape rosse farcite da formaggio Vezzena e porri, ma l'iniziativa vuole essere un momento di riscoperta della storia culinaria in grado di far riemergere l'attaccamento alla terra degli abitanti di questa montagna.

Alle 10,30 l'apertura della mostra fotografica, seguita dal mercatino dei produttori locali. Alle 11 tavola rotonda coordinata da Claudio Sabelli Fioretti. Alle 12 apertura dello street food diretto e confezionato dallo chef "Mauro", senz'altro da degustare, dove saranno proposti assaggini di pietanze vecchie ed elaborate in versione moderna.(f.m.)