luserna 

«Qui i gatti sono un problema» 

Il sindaco condanna gli avvelenamenti ma invita a cercare soluzioni



LUSERNA. Il primo cittadino di Luserna, Luca Nicolussi Paolaz, risponde alla signora Francesca Compagnone che a seguito del rinvenimento di due gatti morti e probabilmente avvelenati, esprimeva commenti duri e valutazioni negative. “Il problema dei gatti randagi a Luserna è noto purtroppo da tempo - scrive il sindaco - Solo dopo due anni dal mio insediamento la giunta con due successivi provvedimenti ha disposto la sterilizzazione di 13 femmine e un maschio.” Nonostante questo il problema del randagismo felino non è risolto, anzi la colonia di gatti è in continuo aumento, afferma sconsolato il sindaco. La prima “guerra felina” sembra concludersi con una sconfitta, l'unica soddisfazione è che probabilmente Luserna non si deve confrontare col problema della sindaca romana, impegnata con la lotta ai topi. Il problema è delicato, racconta Nicolussi, oltre a girare indisturbati disseminando escrementi e quant'altro, i felini visitano quotidianamente la scuola e i 15 bambini cimbri non possono usufruire degli spazi aperti. Anzi, dopo aver provveduto inutilmente alla sanificazione delle sabbiere, gioco prediletto nei giardini scolastici, si è dovuto eliminarle. Nemmeno una ordinanza a tutela degli spazi pubblici ha esordito alcun effetto. Il Consiglio nel settembre 2017 ha rivisto il regolamento in tema di “cura degli animali”, fra l'altro inasprendo le sanzioni per chi abbandona sostanze velenose in luoghi cui possono accedere gli animali. Ma il Comune di Luserna non dispone di un vigile urbano al quale demandare il compito di sanzionare le violazioni. Nè le autorità di pubblica sicurezza possono presidiare in via continuativa il territorio cimbro. Luca Nicolussi Paolaz cerca la soluzione invocando il buon senso e i sani principi della convivenza civile, sia per chi eventualmente ha abbandonato i bocconi avvelenati sia per chi abbandona gli animali domestici al randagismo. Condannando fermamente il fatto increscioso il sindaco si dichiara vicino alla signora Compagnone, con la quale ha affrontato il tema a più riprese. Ma “è eccessiva la rappresentazione dei fatti circa l'atteggiamento ostile dei Lusernar nei confronti dei gatti. Ciò contrasta con il sorriso e la soddisfazione che ho letto sul viso della signora Francesca nei mesi successivi al suo trasferimento presso a Luserna”. Essa vive il paese con enstusiasmo partecipando alla vita e alle iniziative della comunità. Ama la naturalezza e l'intimità che contraddistinguono quel paese di montagna e i suoi abitanti”. Il sindaco invita l'ospite a non isolarsi e continuare a coltivare i rapporti autentici e genuini che informano la società lusernese e sentirsi bene accolta nella comunità. Invita ad armarsi di coraggio e gentilezza per trovare la soluzione del problema attraverso un sereno confronto, in fondo gran parte dei Lusernar posseggono animali che curano con attenzione e amore. L’amministrazione comunale non si esimerà dal fare la propria parte per sensibilizzare la cittadinanza attraverso inziative apposite onde evitare che intraprendenti cittadini possano farsi giustizia da soli. Invita alla responsabilità civica di chi ha a cuore i gatti cimbri affinchè si mobilitino con adozioni e sterilizzazioni. Propone alla signora Francesca e a tutti gli amanti dei felini vagabondi di unirsi in sodalizio per far diventare domestiche le bestiole. “Inauguriamo una nuova stagione di convivenza così potremmo aprire ancora l'orto della scuola per la gioia dei bambini che la frequentano”. (f.m.)













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