il libro della chinellato 

La poesia che combatte le malattia 

«Così Sabrina celebra la vita attraverso l'esperienza del dolore»



ROVERETO. Biblioteca del don Milani gremita per la presentazione di “Pensieri di Carta”, opera prima di Sabrina Chinellato, veneta di Spinea, roveretana di adozione, pubblicato dalla casa editrice la Grafica di Mori. L’iniziativa è stata promossa dal Rotary Club Rovereto Vallagarina e dall’Istituto di istruzione don Milani. Colpita dal libro, la dirigente Daniela Simoncelli ha opzionato l’autrice per un incontro anche con gli studenti. Sabrina Chinellato ha voluto creare un doppio evento, associando la presentazione ad un nobile scopo benefico: l’intero ricavato della vendita dei libri sarà devoluto alla Fondazione Italiana Endometriosi Onlus. Momento emozionante: la presentazione di tre donne testimonial che hanno attraversato il calvario di questa malattia e che sono volute uscire allo scoperto vincendo il pudore e la ritrosia per mostrarsi in pubblico, lanciando il messaggio positivo che ce la si può fare a combattere l’endometriosi. È stata una festa all’insegna della cultura e della poesia. Rocco Cerone, che ha curato l’introduzione, ha ricordato le parole di incoraggiamento ed apprezzamento del poeta e scrittore Paolo Ruffilli, per il quale sono “poesie in presa diretta dalla vita”, e del fondatore di Tuttolibri Alberto Sinigaglia. “In un mondo come il nostro dominato dalla prosa - ha evidenziato Maria Assunta Bonora, che ha scritto una toccante prefazione - Sabrina ci restituisce la magia della parola poetica capace di toccare le corde del cuore col suo potenziale evocativo. Le parole delle sue liriche vibrano, scuotono e celebrano la vita attraverso l'esperienza del dolore”. Per la presidente del Rotary Club Rovereto Vallagarina Giovanna Sirotti la poesia riesce ad esprimere anche l'inesprimibile. «Le ghirlande linguistiche della poesia, lo stile conciso, a volte sincopato, ci guidano ad una identificazione con le suggestioni, riuscendo a rivelarci qualcosa di noi. La poesia può restare un fatto privato, come spesso accade nel periodo dell'adolescenza, oppure una comunicazione. Sabrina ha scelto la condivisione. E ben ha fatto. Scegliendo accuratamente anche la sua veste grafica: il nero del "piombo", parola frequente, il "rosso" dell'amore, il bianco fiducioso della S, che voglio leggere come il suo abbraccio». Ha concluso la serata la stessa Sabrina Chinellato, che ha letto, interpretandole, alcune delle sue liriche, tra cui la finale in cui augura “buona vita” al lettore.















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