In 8000 ad Ala per Città di Velluto 

Alla ventunesima edizione la manifestazione dimostra una forma smagliante



ISERA. Città di Velluto archivia la sua ventunesima edizione con un ennesimo successo. Migliaia sono le persone che nella tre giorni hanno visitato Ala (circa 8 mila le presenze nelle sole locande); e poi ancora qualche centinaio di volontari all'opera, e la qualità della proposta, che va ben al di là della semplice offerta culinaria. Dalla prima serata con lo chef Simone Rugiati fino ai fuochi d'artificio di ieri, domenica 8 luglio, è stato tutto perfetto. Ala archivia un'altra edizione di Città di Velluto da incorniciare, registrando la presenza di tantissime persone, provenienti sia da diverse parti del Trentino che da fuori regione. Il pubblico ha affollato le locande ricavate in giardini e cortili, ma ha anche seguito gli spettacoli serali, visitato i palazzi del centro, le mostre artistiche e dedicate alla storia di Ala e dell'epopea dei velluti; ha ascoltato come un paese riuscì ad affermarsi nel Settecento in tutta Europa per i tessuti di altissima qualità; ha partecipato alle visite guidate e assistito a concerti. L'edizione di quest'anno era dedicata alla cucina italiana (e anche per questo ha avuto il patrocinio di Slow Food). Le locande (gestite da 8 associazioni locali) sono state affollate in tutte e tre le sere: in totale sono state circa 8 mila le persone che le hanno visitate. A distribuire cibo, a servire ai tavoli e alle cucine c'era un piccolo esercito di 500 persone, volontari. Tra questi vanno ricordati anche i richiedenti asilo ospitati ad Ala, che si sono messi a disposizione all'interno della locanda dei secondi piatti. I volontari nel percorso gastronomico non esauriscono però le persone che si sono messe all'opera per la buona riuscita dell'evento: non vanno dimenticati i figuranti in costume, quelli che hanno aperto i loro cortili, chi ha curato eventi, e altri ancora. Ala Città di Velluto si differenzia da tante altre manifestazioni, che si basano solo sul percorso gastronomico. Chi ha partecipato all'evento ha constato che c'era ben altro, oltre al mangiare: storia, cultura, arte, con una forte attenzione alla qualità di tutta la proposta. Tra i visitatori c'è stato anche il presidente della Provincia Ugo Rossi: un'occasione anche per fare il punto sul progetto museale (museo del pianoforte a palazzo Pizzini, museo del tessuto a palazzo Taddei) con la giunta di Ala. “Tante persone hanno visitato la nostra città, molte di queste per la prima volta – commenta il sindaco Claudio Soini – il messaggio e la comunicazione che abbiamo fatto cominciano a produrre degli effetti, il nostro “brand” di città di velluto si sta affermando. È stata un'edizione ricca, e tutti sono stati affascinati dalla bellezza di Ala. Un plauso va all'organizzazione, e ai tantissimi volontari che si sono dati da fare in questi giorni”.













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