Mori. Ieri mori si è svegliata con più di un sassolino non nella scarpa, ma nella piazza: questo perché qualcuno ha pensato “bene” di spargere su buona parte della spianata – oltre a elementi di corredo come una lattina – una porzione della ghiaia contenuta nella buca senza pavimentazione che si trova da diverso tempo in cal di ponte, nel punto in cui sorgeva il totem informativo con schermo a cristalli liquidi. l’episodio fa seguito ai recenti danneggiamenti segnalati a montalbano, dove è stata rotta una parte del bagno ed è stato acceso un fuoco nel prato con tanto di abbandono di rifiuti. attualmente la buca, oltre ad aver dato lo spunto e il materiale per il più recente atto vandalico nella borgata, ha trovato un utilizzo di ripiego virtuoso come sorta di sabbiera per i bambini, ma la cosa non è destinata a durare.

Arriva il bike sharing

«Il cantiere comunale – spiega l’assessore al turismo e al commercio Flavio Bianchi, da tempo impegnato in un tentativo di riqualificazione della mai molto amata piazza (c’è chi su Facebook ha commentato ironicamente con giubilo lo spargimento dei sassetti, sperando si trattasse del primo passo verso un ritorno alla configurazione di Cal di Ponte come parco) – sta recuperando le piastre per coprire il pezzo di piazza con ghiaia a vista dopo la rimozione del totem informativo che si era guastato e che non era più riparabile. Una volta coperto la finiranno di buttare in giro sassi. Tra l’altro più o meno in quel punto arriverà il bike sharing. Questi atti di mezzo vandalismo comunque lasciano un po’ perplessi anche rispetto agli interventi di arredo urbano che stiamo portando avanti in piazza: speriamo che prevalga il rispetto per le cose che sono di tutti e che devono servire a tutti. Entro l’estate, l’auspicio è già entro fine luglio considerando che il 10 agosto in piazza arriveranno dei tenori russi, dovremmo riuscire a completare la parte di arredo attorno alla nuova copertura a vele: verranno installate fioriere (su una delle quali ci sarà un’interfaccia usb per la ricarica dei telefoni), panchine e luci notturne – conclude Bianchi – in modo da creare un’atmosfera di un certo tipo».