«Aumenta la spesa,non ci sono progetti Ad Avio un bilancio fallimentare»

AVIO. Se il bilancio non fosse di un Comune ma di un'azienda privata, sarebbe da fallimento. Così le minoranze commentano il documento presentato dal sindaco Secchi. «Innanzitutto, dal 2015, inizio...



AVIO. Se il bilancio non fosse di un Comune ma di un'azienda privata, sarebbe da fallimento. Così le minoranze commentano il documento presentato dal sindaco Secchi. «Innanzitutto, dal 2015, inizio del mandato di Secchi, ad oggi la spesa gestionale è aumentata di circa 160 mila euro e solamente i consiglieri hanno deciso di ridurre la spesa rinunciando al gettone di presenza nelle commissioni, mentre la giunta e in particolare il sindaco non solo ha mantenuto l'indennità integra al 100% pari A circa 3 mila euro lordi al mese, ma grava ulterioremente sulle casse comunali di ben 12 mila in più all'anno per trattamenti previdenziali (in 5 anni la spesa complessiva è di circa 60 mila euro). Sempre dal 2015 la tariffa rifiuti è aumentata», scrivono le opposizioni. Solo l'Imis è stato ridotta, "dopo quasi due anni dalla nostra proposta", precisa il centrosinistra. C'è poi la questione azienda elettrica e i ricavi della sua vendita. «Anche nel 2019 il Comune non incassa una possibile entrata di 150 mila euro all'anno, causa la sciagurata scelta politica del sindaco di non beneficiare dei dividendi delle azioni della Dolomiti Energia utilizzando il ricavato della vendita dell'azienda elettrica, che, sommata alla perdita dei due anni precedenti, provoca una mancata entrata nelle casse comunali di circa 450 mila euro, con l'aggravante che la maggioranza, nonostante sia consapevole che la perdita continuerà anche i prossimi anni, non abbia nessuna intenzione di cambiare rotta». La minoranza chiede lumi anche sui 2 milioni di ricavo della vendita, ancora non utilizzati per sfruttamento di fonti rinnovabili di energia. «Per il 2019 registriamo un timido tentativo di investimento per 186.300 euro per una centralina sull'Aviana, che però ancora nel 2012 venne scartata perché non remunerativa e porterà al fallimento», dice la minoranza. Che conclude ricordando i mai impiegati fondi del parco del Baldo, e l'inserimento delle stesse opere pubbliche degli anni precedenti, come la rotatoria tra la Sp90 e via Castelbarco, con relativo marciapiede. «L'incapacità di quest’amministrazione è visibile a tutti e sembra che l'unico collante sia l’attaccamento al potere», conclude la minoranza.













Scuola & Ricerca

In primo piano