“Assalto” alla Unicredit di Mori 

Scritte contro la guerra ed Erdogan, vetrate danneggiate e telecamere ko



MORI. Raid vandalico, nella notte, a discapito della filiale Unicredit di piazzale Malfatti a Mori. Le vetrate sono state danneggiate, i muri sono stati imbrattati con scritte di spray nero (“Basta soldi con la guerra”, “Erdogan boia”, “Afrin libera”), la porta è stata sporcata con vernice rossa, mentre sempre di spray nero è stato imbrattato il citofono. Ad aggravare il tutto c’è il fatto che i cavi della telecamera che copriva l’ingresso apparentemente sarebbero stati tagliati, il che oltre a costituire un ulteriore danno, renderà ancora più difficile – se non impossibile – risalire agli autori. Dando nel contempo prova della loro “preparazione”: non il gesto di qualche improvvisatore, ma l’azione ben programmata e altrettanto bene eseguita di chi sa come muoversi.

Le indagini sono in mano ai carabinieri, che si sono recati sul posto dopo la brutta sorpresa trovata all’inizio del turno di lavoro da parte del personale della banca. Scritte analoghe sono comparse nei giorni scorsi ad esempio all’esterno di una filiale Unicredit a Bologna: il riferimento è, probabilmente, a presunti rapporti finanziari fra la banca e il governo turco, già al centro di proteste di alcuni gruppi antagonisti. Afrin è la città assediata dalla Turchia che da anni era sotto controllo dei curdi. Già nella tarda mattinata di ieri le scritte sono state coperte in maniera temporanea con della carta da un addetto della banca, in attesa della tinteggiatura del mura. (m.cass.)













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