«Amico sincero e generoso rimarrai nei nostri cuori» 

A Mori folla ai funerali di Maurizio Zanni morto in un incidente con la sua moto Il ricordo di chi con lui ha condiviso la passione per le due ruote e per il ballo


di Matteo Cassol


MORI. Era una giornata calda, ieri, la più calda dell’anno finora, ma nell’animo di chi ha gremito la chiesa di Mori per dare l’ultimo saluto a Maurizio Zanni c’era solo freddo, perché l’ombra calata su chi voleva bene al trentanovenne originario di Teano (e su chi vuole bene alla povera moglie Serena e su chi vorrà bene a Nicole che Serena porta nel pancione), lungi dal portare ristoro, è stata solo foriera di sensazioni raggelanti. Era una giornata calda, l’ideale per un giro in moto o per una passeggiata con i propri affetti: tutte cose che Maurizio non potrà più fare, dopo quello sfortunato ultimo viaggio sulla sua Yamaha, finita assieme alla sua vita contro un autobus di Trentino Trasporti alla Favorita, tra Mori Stazione e il Millennium. Momento saliente della cerimonia celebrata dal parroco don Augusto Pagan (oltre al commiato della giovane vedova e prossima mamma di Nicole), la lettera di ricordo degli amici: «Caro Maurizio, nessuno di noi avrebbe mai immaginato che questo giorno sarebbe arrivato così all’improvviso e che saremmo stati qui a ricordare la persona che eri, il tuo coraggio, la tua determinazione, il tuo entusiasmo e la tua forza, la tua generosità e il tuo altruismo. Nessuno avrebbe pensato che saresti diventato un angelo prima di tutti noi e senza nemmeno avvisarci». Indimenticabile, il suo sorriso: «Tutti ti abbiamo conosciuto come un grande amico, un ragazzo senza malizia, con tanta voglia di costruirsi il suo futuro, tutti sappiamo chi eri e chi saresti potuto diventare. Chissà dove sarai adesso, chissà chi potrà gioire assieme a te, guardarti negli occhi, farsi una fragorosa risata in tua compagnia. Siamo gelosi, perché noi potremo vederti solo in foto, non potremo più abbracciarti, ma è stato bellissimo farlo. Resterai nei nostri cuori. Mancherai a tutti, agli amici di sempre e a quelli conosciuti da poco. Ci mancherai in tutti i modi in cui una persona può mancare, ma siamo sicuri che da lassù veglierai sulla tua famiglia e su tutti noi. Sei stato il miglior amico che una persona potrebbe mai desiderare: sempre disponibile, allegro e divertente, onesto e generoso. Trovavi sempre il modo di risolvere i problemi di tutti e grazie alla tua famiglia eri diventato la persona che eri. Eri un ballerino, un motociclista, un grande professionista, ma soprattutto un amico che si è comportato sempre con educazione e con lealtà. Avevi sempre un sorriso e un abbraccio per tutti. Eri il principe azzurro della tua Serena, saresti stato il miglior padre del mondo e la vostra famiglia sarebbe stata piena di amore. Eri un signore di altri tempi». La bara è stata trasportata a braccia fino al cimitero, dove Maurizio è stato tumulato in un loculo: «Aspettaci», le ultime parole dei suoi.

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