«Val di Non trascurata mobilità da ripensare» 

Il documento del Pd di valle. «Ritardi nelle opere necessarie e lacune nella loro gestione da parte di una Provincia Trento-centrica: la Trento-Malé sia alternativa al traffico su gomma»


Giacomo Eccher


Val di non. Mobilità, collegamenti, servizi sociali, ambiente, giovani: sono questi i temi, oltre all’impegno per la valorizzazione dell’identità nonesa ladina di cui abbiamo già dato notizia nei giorni scorsi, le direttrici su cui intende impegnarsi nei prossimi mesi il Pd della valle di Non. La decisione è stata presa dall’assemblea del partito a Revò che ha approvato il documento predisposto dai giovani del Circolo Valle di Non «incentrato sul rilancio politico culturale della valle, da anni trascurata dalla gestione Trento-centrica dell’amministrazione provinciale». «I due aspetti più eclatanti di questo abbandono – si legge nel documento - sono la disattenzione con cui viene gestita la mobilità, con ritardi nella realizzazione delle opere necessarie e lacune nella loro gestione (a Cles il traffico pesante passa ancora sul sagrato della chiesa arcipretale e da Cles a Trento in treno si impiegano 10 minuti in più di 50 anni fa!) ed il rifiuto di riconoscere la peculiarità linguistica dei suoi abitanti».

Tallone d’Achille

Secondo i giovani del Pd, è sopratutto la mobilità il tallone d’Achille della valle e tutto deve ripartire «dalla razionalizzazione della ferrovia Trento-Malé, che deve costituire una vera alternativa agli spostamenti su gomma (treni più veloci e più diretti, orario cadenzato, incroci in contemporanea, parcheggi, eccetera). Altro aspetto è togliere il traffico, in particolare quello pesante, dal centro dei paesi, con adeguate circonvallazioni e/o accessi separati alle aree industriali ed artigianali. Particolarmente urgenti le situazioni di Cles e la strettoia di Romeno, e c’è il nodo “intasamenti” (es. trivio di Dermulo) e dei pericoli (Revò)». Nel programma dei giovani democratici c’è pure il ripristino della ferrovia elettrica tra Dermulo e la Mendola per collegare la valle alla rete dell’Alto Adige e in generale intensificare e razionalizzare i collegamenti con la provincia di Bolzano, e il prolungamento della Trento-Malé fino a Tirano, per inserire il Trentino nel circuito dei trenini d’alta quota (le Ferrovie retiche).

Sostegno alle mamme

Per quanto riguarda i servizi sociali, l’obiettivo è promuovere la natalità con sostegno alle mamme con solo con gli asili nido ma anche “Tagesmutter” e creare iniziative estive per i bimbi in età prescolare e scolare, punti nelle strutture pubbliche dove le mamme possono allattare, baby box finlandesi, eccetera, ed incentivare i ragazzi a prestare il servizio civile nelle strutture di volontariato territoriali. Per quanto riguarda l’ambiente, «è necessario un dialogo costruttivo tra tutte le parti interessate, agricoltori, cittadini, turisti, esperti di settore per approfondire le tematiche ambientali promuovendo una corretta informazione e ricercando soluzioni concrete e non ideologiche, ma assumendo coraggiose posizioni ecosostenibili, rispettose della nostra aria e delle nostre acque». In questo ambito rientra il potenziamento delle piste ciclabili, non solo quelle di collegamento della valle, anche con la creazione di una rete di colonnine per la ricarica delle bici elettriche, ma anche all’interno dei paesi. Quanto ai giovani, il Pd noneso punta alla valorizzazione degli strumenti di formazione, con particolare attenzione all’apprendimento delle lingue straniere ed agli scambi internazionali. Inoltre, potenziamento del sistema scolastico di primo e secondo grado, e dell’Istruzione Tecnica Superiore aumentando gli strumenti per l’indirizzo e la formazione dei futuri studenti universitari e dei futuri lavoratori nelle imprese nonese, per aiutare ad individuare il percorso scolastico a chi voglia trovare impiego in valle.

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