POZZA

Union di Ladins de Fascia: Mussner lascia ad aprile

In aula magna della Sorastanza della Scuola Ladina, a Sèn Jan, nei giorni scorsi, c’è stata l’assemblea annuale dell’Union di Ladins de Fascia



POZZA. In aula magna della Sorastanza della Scuola Ladina, a Sèn Jan, nei giorni scorsi, c’è stata l’assemblea annuale dell’Union di Ladins de Fascia. Oltre alla presentazione dell’Almanach 2017, durante l’assemblea il presidente dell’Associazione Fernando Brunel ha parlato delle attività e delle iniziative in programma per il 2018. Verrà pubblicato il terzo volume “A spas per la Ladinia”, e anche otto nuovi episodi de la Raides Ladines realizzate proprio dallo stesso Presidente. Oltre a ciò è in programma la pubblicazione di un libro di fotografie in bianco e nero e raccolte in questi anni sul settimanale La Usc di Ladins e anche si è parlato di una raccolta di tutte le canzoni ladine utilizzate dai diversi cori nelle funzioni religiose in valle.

Oltre a ciò, assieme all’Union Generela di Ladins de la Dolomites con presidentessa Milva Mussner anch’essa in sala, si è parlato di un viaggio/visita in Belgio per conoscere la realtà amministrativa di una comunanza tedesca. Questo modello di minoranza potrebbe infatti essere un esempio da poter attuare anche alla realtà ladina di Fassa, Gardena, Badia, Livinallongo e Cortina, valli ora separate in due Regioni e tre Province.

La presidentessa Mussner ha poi ricordato che ad aprile scadrà il suo mandato e quello di tutto il consiglio dell’associazione interladina: sua intenzione sarebbe quella di lasciare la carica perché, essendo anche presidente dell’Union di Ladins de la Gherdëina, il tutto sarebbe l’impegno troppo impegnativo da poter portare avanti ancora per tre anni. Milva ha così auspicato una candidatura da parte dell’Union di Fassa.

All’assemblea c’è stato l’intervento dell’assessore regionale Giuseppe Detomas, del presidente dell’Istituto Culturale Ladino di Fassa Antone Pollam e del vice sorastant della Scuola Ladina di Fassa Claudio Valentini. In sala c’erano il direttore dell’Apt Andrea Weiss, il direttore dell’Istituto Culturale Fabio Chiocchetti e la responsabile dei Servizi linguistici del Comun general Sabrina Rasom. Non c’erano Procuradora, Presidente del Consei, sindaci e assessori alla cultura dei Comuni o del Comun general.

 













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