la campagna elettorale 

Volontari e candidati attacchini 

Armati di colla e pennelli, posizionano manifesti in giro per la città



TRENTO. Sarà probabilmente ricordata come la campagna elettorale dei pochi manifesti. Sui tabelloni di alluminio sparsi per la città e destinati ai cartelloni elettorali, gli spazi vuoti prevalgono di gran lunga a soli dieci giorni dal voto. La campagna dei candidati questa volta si gioca più su altri canali, in primis i social network.

I candidati diventano attacchini

Grande lavoro di braccia. Con loro i volontari dei partiti. Ecco le immagini

Ma le facce dei candidati che campeggiano restano, per molti, un mezzo di comunicazione immediato e di impatto. Ed ecco quindi volontari e candidati, armati di colla e pennelli, alle prese con l’attacchinaggio. C’è la candidata Giulia Zanotelli che, in tuta da imbianchino, riaffigge i manifesti della Lega Nord strappati la notte prima. C’è il candidato di LeU al Senato, Andrea Pradi, che attacca i propri manifesti. C’è il Pd che presta volontari al candidato di coalizione, il senatore del Patt Franco Panizza.

 













Scuola & Ricerca

In primo piano